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Il Napoli costruisce tanto: ma in profondità e di testa il Toro può far male

NAPLES, ITALY - DECEMBER 23: Simone Verdi of Torino battles for possession with Tiemoue Bakayoko of SSC Napoli during the Serie A match between SSC Napoli and Torino FC at Stadio Diego Armando Maradona on December 23, 2020 in Naples, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

I partenopei pareggiano pochissimo lontano da casa con Gennaro Gattuso in panchina: occhio alle conclusioni da fuori degli azzurri

Andrea Calderoni

Il Torino si appresta ad affrontare un Napoli lanciato. La vittoria degli azzurri contro la Lazio di giovedì è stata spettacolare: gol, ritmo, azioni corali. I partenopei stanno bene fisicamente e Gennaro Gattuso ha più frecce nel proprio arco, come ampiamente dimostrato nelle ultime uscite particolarmente fortunate. Il Napoli specialmente in trasferta non si accontenta. Gioca a viso aperto e prova sempre a vincere. I numeri, in effetti, ci dicono che con Gattuso in panchina i campani hanno pareggiato appena due volte in 27 trasferte. Con il 7% sono dietro soltanto al Bayern Monaco per numero di pareggi lontano da casa nei cinque principali tornei europei. La statistica prende in considerazione soltanto quelle squadre che sono allenate da almeno 20 gare in trasferta dallo stesso allenatore, ma è piuttosto emblematica. Pertanto, o va bene (15 volte su 27) o va male (10 su 27): la via di mezzo al Napoli lontano dal “Diego Armando Maradona” non piace.

CONCLUSIONI - Cosa aspettarsi lunedì dai partenopei? In primo luogo un gioco offensivo volto a creare parecchi pericoli dalle parti di Sirigu o di Milinkovic-Savic a seconda di chi verrà scelto da Davide Nicola. Il Napoli ha il secondo miglior attacco del torneo con addirittura 71 reti all’attivo, 2.22 di media a partita. I partenopei, inoltre, sono la squadra che tira di più verso la porta avversaria: 508 tiri fin qui effettuati contro i 488 dell’Atalanta, che però in media trova con più precisione la porta. Le conclusioni da fuori, perciò, sono indubbiamente un’arma del Napoli (occhio a Lorenzo Insigne vero cecchino contro i granata: 6 reti e 5 assist in 16 partite da avversario del Toro), così come il gioco palla a terra (meno sfruttati i cross). Tanti tocchi, anche nella metà campo avversaria, per entrare in area di rigore con il pallone fra i piedi. Insigne e compagni, d’altronde, sono terzi per minuti di possesso palla medi a gara (sfondano il numero dei 29 minuti).

 NAPLES, ITALY - DECEMBER 23: Eljif Elmas of Napoli during the Serie A match between SSC Napoli and Torino FC at Stadio Diego Armando Maradona on December 23, 2020 in Naples, Italy. (Photo by SSC NAPOLI/SSC NAPOLI via Getty Images)

ATTACCO PROFONDITA’ - Corre il pallone nel Napoli, ma girano anche parecchio le gambe dei giocatori. I partenopei sono tra i calciatori che corrono di più in Serie A (meglio solo Inter e Lazio). Il 4-2-3-1 di Gattuso costringe i due mediani ad un enorme lavoro davanti alla difesa, che non sempre riesce e in quel caso si possono creare buchi interessanti nei quali infilarsi. Il Napoli è costretto a correre tanto anche perché difende con un baricentro piuttosto alto, sfruttando la potenza di difensori come Koulibaly per rintuzzare. Il Torino dovrà far leva sulle sue corsie esterne. Nel gioco aereo il Napoli è vulnerabile (all’andata l’ha dimostrato). Inoltre, i granata dovranno essere bravi a ribaltare velocemente e con qualità il fronte. Il Napoli lascerà spazi nella sua metà campo e attaccare la profondità sarà un dovere degli avanti granata.