Si conclude con un sorprendente 1-3 la partita, valevole per la sedicesima giornata di Campionato Serie A TIM, tra la Lazio di Simone Inzaghi e il Torino di Sinisa Mihajlovic. Il direttore di gara designato per l'incontro dell'Olimpico era Pietro Giacomelli della Sezione AIA di Trieste. Il fischietto friulano, coadiuvato rispettivamente dagli assistenti Passeri e Crispo, con IV uomo Chiffi e alle postazioni Var Di Bello e Carbone, è stato protagonista di alcuni episodi discussi nel corso del match. Anzi, a dire della Lazio - insorta nel post-partita tramite la voce del diesse Tare e del tecnico Inzaghi - avrebbe chiaramente condizionato il match a favore dei granata.
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Lazio-Torino 1-3, la moviola: mani di Falque? Ecco perchè non è uno scandalo
Moviola / Gli episodi arbitrali più discussi del match dell'Olimpico tra gli azzurri di Inzaghi e i granata di Mihajlovic
Pronti via e i biancocelesti reclamano subito un rigore. È il 10' di gioco e De Silvestri intercetta con il braccio in area di rigore un pallone diretto verso il centro. Giusta l'interpretazioni di Giacomelli che non ritiene ci siano gli estremi per il penalty: il terzino tocca prima con la coscia e poi con il braccio. Al 38' l'assistente di Giacomelli sbandiera un fuorigioco a Immobile, lanciato ottimamente a rete da un filtrante di Luis Alberto. Rivedendo le immagini però, la posizione del numero 17 biancoceleste sembra regolare: chiamata complessa.
In chiusura di primo tempo, al 45', l'episodio che condizionerà il match: Iago Falque intercetta con il braccio un cross di Immobile all'interno dell'area di rigore. Vibranti le proteste dei padroni di casa, che chiedono a Giacomelli di consultare il VAR. L'azione si chiude con lo stesso Immobile che colpisce il palo e sfoga tutta la sua tensione rifilando una mezza testata (o piuttosto un colpo tra guancia e spalla) a Burdisso che lo aveva provocato. A questo punto, una volta fermato il gioco, il fischietto friulano consulta la moviola. La decisione sorprende tutti: rosso diretto a Immobile e non è calcio di rigore.
Qui vanno separate le due circostanze. Il ds biancoceleste Igli Tare è insorto nel post partita (LEGGI QUI): "Anche Burdisso è andato dall'arbitro a dire che Immobile non lo aveva toccato, ma ha deciso lui. È uno scandalo, l'arbitro ha guardato al VAR il fallo di Immobile ma non il rigore". Il fischietto friulano individua nell'atteggiamento dell'attaccante della Lazio, provocato da Burdisso (che avrebbe dovuto essere ammonito), un 'gesto violento' con l'aggravante della 'reazione', seppure la forza del colpo sia irrilevante. Situazione opinabile ma il rosso pare esagerato.
Per quanto riguarda il precedente rigore reclamato dalla Lazio: analizzando le immagini si nota come Iago Falque tenga il braccio largo all'interno dell'area di rigore. Non si discute ovviamente il fallo di mani, e concedere il rigore sarebbe stato evidentemente comprensibile, ma Giacomelli - ottimamente posizionato - reputa il tocco involontario. Regolamento del gioco del calcio alla mano, la decisione può essere ritenuta ragionevole. Esso sottolinea che "Il "mani", per essere fallo, deve essere intenzionale" e che "I seguenti criteri devono essere presi in considerazione: 1) il movimento della mano verso il pallone (non del pallone verso la mano) 2) la distanza tra l’avversario e il pallone (pallone inaspettato) 3) la posizione della mano non significa necessariamente che ci sia un’infrazione". La distanza tra il pallone calciato da Immobile e il braccio di Falque è minima e dunque la decisione di Giacomelli non è uno scandalo; implicando la decisione una valutazione soggettiva dell'arbitro, e non trattandosi di un fatto oggettivo, è anche corretto che Giacomelli - che ripetiamo, era ottimamente posizionato e si era fatto un'idea precisa dell'accaduto - non abbia fatto ricorso al VAR per la decisione sul rigore ma solo per il gesto di Immobile su Burdisso.
Il secondo tempo comincia in 10 contro 11 ed è subito dominio granata. Nulla da eccepire per quanto riguarda i gol segnati da entrambe le compagini. L'unico episodio da segnalare nel finale: l'incursione di Acquah che si incunea in area di rigore e viene sbilanciato da Radu. Sarebbe rigore e cartellino rosso, ma il ghanese rimane in piedi e calcia addosso a Strakosha.
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