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Moretti e Baselli: il Toro che ci mette la faccia

Approfondimento / Gli errori, la presa di coscienza e l'assunzione di responsabilità: la crescita passa anche da qui

Nicolò Muggianu

Cosa c'è di peggio che commettere un grave errore? Probabilmente solo non prenderne piena coscienza, non assumendosi le responsabilità che ne conseguono. Il Torino questo discorso pare averlo capito. Maturità e personalità: la crescita passa anche da qui. Per conferire alla squadra quell'identità forte e riconoscibile che chiedono i tifosi, occorre innanzitutto che gli uomini, prima ancora dei giocatori, facciano dei passi in avanti. Il vero uomo si vede nelle difficoltà e, nonostante gli scivoloni, i giocatori del Torino sono (quasi) sempre usciti a testa alta.

È vero, tra Moretti e Baselli intercorre quasi un'intera generazione ma, da questo punto di vista, tra i due il passo è breve. Entrambi infatti, dopo un grave errore individuale, hanno avuto il coraggio di affrontare le critiche, mettendoci la faccia. Certo, le due situazioni non sono perfettamente confrontabili. Moretti spiazzò tutti al termine di Torino-Sampdoria, quando chiese scusa per l'errore commesso“Mi dispiace molto per l’errore che ho fatto sulla prima rete e credo che poi nei primi 10′ siamo stati condizionati da questa situazione".

"Più grave, e soprattutto decisivo, quello commesso da Baselli. Il contesto? Il derby, la partita più sentita dell'anno. Il centrocampista bergamasco non poteva scegliere occasione peggiore per commettere una leggerezza simile. La maturità nel prendere coscienza di quanto fatto e, soprattutto, il forte desiderio di metterci la faccia di fronte a tutto e tutti però è un'epilogo tutt'altro che scontato. Le critiche (motivate) non sono mancate e il giocatore è stato sottoposto a un vero e proprio processo mediatico. "Chiedo scusa a tutti - ha dichiarato Baselli ai nostri microfoni al termine di Juventus-Torino - Ai miei compagni perchè non meritavano di finire in dieci, ai tifosi perchè sappiamo quanto tengono a questa partita. Eravamo molto carichi. Io in particolare avevo molta voglia di fare. Mi dispiace. Spero non si ripeta più”. Nessuna giustificazione, solo scuse e una piena assunzione di responsabilità, tipica degli uomini con le 'spalle larghe'.

"Insomma, cercando di andare oltre a quanto accaduto, è tempo ora di avere la lucidità per capire che per crescere a questo Torino serviranno uomini veri, e gli uomini veri si vedono anche in questi momenti. È vero, la ferita del derby è ancora fresca, però Baselli è un giocatore troppo importante per il Toro, e un errore nell'arco di un processo di crescita come il suo era preventivabile. Ora non resta altro da fare che rialzarsi, con la consapevolezza che quanto fatto servirà da lezione.