Toro News
I migliori video scelti dal nostro canale

Il tema

Torino, ecco Juric il “valorizzatore” di talenti: quanti affari d’oro al Verona

Torino, ecco Juric il “valorizzatore” di talenti: quanti affari d’oro al Verona

Da Kumbulla a Pessina fino Ilic e Barak, sono innumerevoli i talenti valorizzati negli ultimi due anni dal tecnico croato

Nicolò Muggianu

Manca ancora l’ufficialità, ma presto Ivan Juric potrebbe diventare il nuovo allenatore del Torino. In attesa di comunicazioni definitive da parte della società granata, cominciamo però ad analizzare i risultati ottenuti dall’attuale allenatore dell’Hellas Verona, che alla corte di Setti si è distino come vero e proprio valorizzatore di talenti: un tecnico in grado di tirare fuori sempre il meglio dai propri giocatori. Giocatori spesso sconosciuti al grande calcio, acquistati a pochi milioni di euro dalla società gialloblù, e poi rivenduti a peso d’oro nei mercati successivi.

 VERONA, ITALY - APRIL 20: Ivan Juric head coach of Hellas Verona looks on during the Serie A match between Hellas Verona FC and ACF Fiorentina at Stadio Marcantonio Bentegodi on April 20, 2021 in Verona, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

PLUSVALENZE - Una qualità di cui spera di poter usufruire anche il presidente Urbano Cairo, che per Juric ha in mente un progetto di valorizzazione della rosa a lungo termine che per certi versi potrebbe paragonarsi a quello vissuto sotto la Mole da Gian Piero Ventura. D'altronde, come detto, nel corso di due sole stagioni Juric è stato in grado di valorizzare tantissimi giocatori dell'Hellas. Gli esempi più eclatanti sono senza dubbio quelli che riguardano Amrabat - acquistato per circa 3 milioni di euro dal Club Bruges e ceduto alla Fiorentina per 18 milioni di euro nell'arco di appena sei mesi -, Kumbulla - cresciuto nelle giovanili del Verona e venduto a 28,5 alla Roma dopo un solo anno da titolare - e Rrahmani che nel 2019/2020 fu acquistato dalla Dinamo Zagabria per 2,1 milioni di euro per poi essere ceduto a fine stagione al Napoli per 15 milioni di euro. Insomma: che dire di più, se non che con soltanto tre operazioni in uscita il Verona ha potuto mettere a bilancio plusvalenze per oltre 60 milioni di euro (61,5).

 VERONA, ITALY - NOVEMBER 02: Ivan Juric head coach of Hellas Verona celebrates the victory with his players during the Serie A match between Hellas Verona FC and Benevento Calcio at Stadio Marcantonio Bentegodi on November 02, 2020 in Verona, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

VALORIZZATI - E molto del merito di queste plusvalenze va proprio a Ivan Juric, che nel corso dei due anni sulla panchina dell'Hellas Verona è riuscito a valorizzare tantissimi altri giocatori. Altri due esempi sono quelli di Pessina e Dimarco, arrivati rispettivamente in prestito da Atalanta e Inter e completamente rigenerati dal tecnico croato dopo appena una stagione. Basti pensare che il trequartista atalantino, dopo una sola stagione con il Verona nel 2019/2020, ha visto decuplicare il suo valore di mercato da 1,5 a 15 milioni di euro.

Che dire poi di Silvestri - arrivato per 550 mila euro dal Leeds nel 2017/2018 e valutato oggi 10 milioni di euro -, Zaccagni - arrivato dal Cittadella nel 2015/2016 per 300 mila euro e valutato oggi 15 milioni di euro - o Lovato che arrivò nel gennaio 2020 dal Padova per circa 1 milione e oggi ne vale almeno 7. Una lista interminabile di giocatori, ai quali si possono ancora aggiungere il classe 2001 Ilic (per il quale il Verona gode di un diritto di riscatto dal Manchester City di 10 milioni di euro, con opzione di contro-riscatto per la squadra di Guardiola fissato a 20) e Barak: accostato anche al Torino nel corso della scorsa estate, ma poi finito al Verona per 6 milioni di euro. Il ceco è reduce da una stagione condita da 7 gol e 3 assist e oggi, neanche a dirlo, di milioni ne vale ben 15.