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Torino, Juric ragiona da allenatore-manager: “Livello basso su tante cose”

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Le parole del tecnico granata nella conferenza stampa di Torino-Empoli hanno evidenziato le lacune dei granata, ma le basi sono state poste

Irene Nicola

Si è visto ancora una volta un Ivan Juric senza peli sulla lingua in conferenza stampa. Nella presentazione del match con l'Empoli - fischio d'inizio oggi, giovedì 2 dicembre alle ore 18:30 - il tecnico granata, rispondendo a una domanda sul suo bilancio dei suoi primi cinque mesi di Toro, è tornato ad evidenziare senza mezzi termini le lacune del club in cui lavora.

BILANCIO -"Siamo su livelli bassi, bassi, bassi su tante coseha spiegato Juric, ed è chiaro come si riferisse non solo al lavoro della squadra - anzi, si è speso in lodi sperticate sul modo in cui si allenano i giocatori -, ma anche a quello del club. Non si è trattato certo della prima occasione in cui il tecnico ha punzecchiato chi lavora con lui. In particolare, Juric ha menzionato alcune attività in cui secondo lui il Torino deve cambiare approccio. "Il calcio è andato avanti - ha detto il tecnico -: ci sono nuove metodologie, nuovi campi, nuovi modi di cercare giocatori, e di capire chi serve per giocare un calcio moderno". Ancora una volta appare evidente come Juric ambisca ad avere voce in capitolo su questioni che vanno al di là delle competenze tradizionali di un allenatore, sperando di potersi ritagliare un ruolo alla manager inglese. E, sempre a proposito di mercato, è tornato a dire che "La pianificazione si fa non a gennaio, ma a luglio ed agosto, quando si cerca di programmare e di capire quali problemi possono sorgere: e secondo me in estate si poteva fare meglio".

TUTTO PASSA DAL CAMPO - E' evidente che Juric spera col tempo di incidere a 360° su tante questioni: e in talune circostanze il peso del suo parere si è già avvertito, come nella vicenda del responsabile sanitario Paolo Minafra allontanato dal club. "Stiamo ponendo le basi, se lavoriamo con la giusta umiltà possiamo anche noi arrivare a certi livelli, i presupposti ci sono". Bastone e carota verso la società, dunque, da uno Juric che incita il Torino ad ampliare i suoi orizzonti: "Il calcio è andato avanti, basta guardare come lavorano all'estero, o in alcuni casi anche club italiani". E' evidente che per accrescere la sua importanza in società Juric dovrà anzitutto ottenere i risultati sul campo. E a tal proposito il tecnico ha sempre lodato i sui giocatori. "Questa squadra è fantastica per il modo in cui si allena, devo portare solo grandissimorispetto" ha continuato Juric. Le basi sono quindi state poste, ora servirà trovare quella continuità che non è mai stata raggiunta nell'ultimo biennio.

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