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Torino-Lazio: i granata devono blindare la corsia di sinistra

Ogenyi Onazi, mezzala nigeriana in forza alla Lazio

Temi tattici / La squadra di Pioli spinge e segna spesso da quel lato. Con Biglia tanto possesso palla e baricentro molto alto che però espone i biancocelesti al contropiede

Federico Bosio

"Il Torino si appresta ad affrontare la Lazio nel match previsto per le ore 12.30 di questa domenica, una sfida interessante tra due formazioni che possono essere definite come le grandi deluse di questo campionato considerando le attuali posizioni di classifica ed obiettivi e speranze di inizio stagione (leggi qui) In ogni caso, è chiaro come i granata di Ventura vogliano dare un segnale forte all’ambiente e tornare a conquistare i tre punti, a maggior ragione di pronte al pubblico amico: di fronte si troveranno una squadra che sembra non aver ancora trovato un suo equilibrio e la cui stagione si è rivelata finora un continuo dialogo tra luci ed ombre, una perenne montagna russa.

"Analizzando le statistiche delle ultime sei partite disputate dalla Lazio questo risulta evidente: i biancocelesti cercano il possesso palla ma non sempre riescono a raggiungere questo obiettivo, il gioco sulle fasce non è equilibrato; talvolta pressano altissimo gli avversari, in altre occasioni risultano innocui e non riescono a rendersi pericolosi. L’unica certezza di questa Lazio sembra essere una: la dipendenza dalla fascia destra che trova la sua incarnazione fisica in Antonio Candreva, uomo-simbolo di questa squadra e giocatore dal quale dipendono di fatto le sorti dei compagni. Negli ultimi sei match i biancocelesti hanno ottenuto una vittoria, tre pareggi e due sconfitte, ma gli attacchi portati dalla fascia destra sono stati addirittura 71, tantissimi. Dato che viene messo ancora più in evidenza se confrontato con i pericoli portati agli avversari dai dirimpettai, ovvero la fascia sinistra: 39 in totale nello stesso numero di partite.

 Stefano Pioli: la sua Lazio fatica a trovare equilibrio

"Come detto, è difficile valutare la gestione del possesso palla da parte degli uomini di Pioli: quello medio nelle ultime sei sfide ammonta al 55,17% ma sembra essere frutto di strategie completamente differenti; stesso discorso può essere fatto, come accennato, al baricentro medio della Lazio che è di 55,91. Anche questa statistica è naturalmente influenzata dall’interpretazione fornita all’incontro da parte di Biglia ai compagni: nel match esterno contro l’Udinese per esempio i biancocelesti hanno pressato gli avversari e si sono resi parecchio pericolosi, portando così il baricentro addirittura al 60,72. Per quanto riguarda la lunghezza e larghezza medie (ovvero la distanza tra la prima punta e l’ultimo difensore e lo spazio esistente tra i due giocatori più larghi sulle fasce) ammontano rispettivamente a 24,8 e 28,83: anche in questo caso la squadra di Pioli sembra collocarsi nella media.

 La Lazio cerca il possesso palla, ma non sempre raggiunge l'obiettivo

"Un altro dato interessante è quello che concerne i tiri in porta: la Lazio sembra peccare davvero di lucidità sotto porta nonostante crei parecchie occasioni da gol. Fatta eccezione per il match vinto per 5-2 contro l’Hellas Verona, nelle ultime sei sfide i biancocelesti sono rimasti a secco di reti: Biglia e compagni hanno tuttavia tirato ben 58 volte verso lo specchio della porta avversaria, centrandolo in 17 occasioni. Dati che denotano non soltanto una importante mancanza di cinismo in zona offensiva, ma anche la tendenza a cercare il tiro dalla distanza senza troppi problemi.