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LE VOCI

Torino, parla Segre: “Juric dà intensità, posso adattarmi ovunque a centrocampo”

Redazione Toro News

Il centrocampista classe 1997 racconta le emozioni del ritiro e le sue sensazioni sul precampionato e su Ivan Juric prima della partenza per l'Olanda

Ai microfoni di Torino Channel, dopo Ruggero Ludergnani, parla anche Jacopo Segre. Il centrocampista, rientrato in granata dal prestito alla Spal con l'intento di convincere Ivan Juric, è riuscito a ritagliarsi qualche spazio nelle amichevoli contro Al Fateh e Rennes. In attesa di potersi mettere in mostra nell'amichevole contro l'AZ Alkmaar di domani, Segre ha raccontato le sue sensazioni sul ritiro, sul nuovo tecnico e sulle sue possibilità in maglia granata.

Jacopo, mancano otto giorni all'inizio della Coppa Italia, tra due settimane prenderà il via la Serie A. Sei pronto a livello fisico e mentale?

"Sì, siamo decisamente pronti dopo un ritiro e così tanti allenamenti a livello di forza e intensità. Ci stiamo avvicinando a questo grande inizio, siamo pronti sotto tutti gli aspetti e abbiamo una voglia immensa di iniziare"

Aspetto sicuramente positivo di questo ritiro, di questa preparazione, è la presenza dei tifosi durante allenamenti e amichevoli. Vi è sembrato di tornare alla normalità?

"Assolutamente, è stato un piacere e un orgoglio avere gente che ci accoglieva dalle 8 del mattina al campo fino alle 8 di sera. Erano solo sorrisi perché vedere persone che arrivano al campo per foto e autografi e per vedere i giocatori del Toro è un'emozione che non si vede da tempo. Grazie a tutti"

Un'emozione che potrebbe proseguire perché quest'anno, con la capienza negli stadi al 50%, potrete rivedere i tifosi negli stadi...

"Decisamente sì. Io e tutta la squadra, come tutti i giocatori, non vediamo l'ora di avere gente allo stadio per tornare ad assistere a momenti magici nel calcio che solo i tifosi ti sanno dare"

 Dai tifosi torniamo al calcio. Che tecnico è Ivan Juric? Cosa vi siete detti e cosa ti chiede?

"Il mister è una grande persona e un grande allenatore. E' entrato subito in azione dando consigli tattici da giocatore a uomo in campo. Mi ha dato tanti consigli su dove migliorare e crescere. Porta tantissima intensità ed esperienza, lo ascoltiamo tutti i giorni per arrivare al meglio all'inizio della Coppa Italia e del campionato".

Che ruolo prediligi a centrocampo?

"Il mister usa un modulo con i due centrocampisti e io per prima cosa mi adatto alle sue indicazioni. Mi trovo bene sicuramente nei due a centrocampo, ma anche trequartista. Nel centrocampo posso fare quello che mi chiede, mi adatto".

Hai molta esperienza che deriva dai prestiti in Serie B e Serie C dove sei stato protagonista sempre. Quanto servono queste esperienze?

"Ho iniziato a fare una gavetta. Posso consigliare che i percorsi di crescita per affacciarsi al calcio della Serie A possono passare anche dalla Serie B e dalla Serie C per conoscere al meglio il calcio professionistico e farsi le ossa. Fa bene sotto livello umano e caratteriale per crescere"

Parlando di test, domani ci sarà l'ultimo test contro l'AZ Alkmaar. Questo è un test che potrà essere importante per voi...

"Sicuramente domani sarà una partita bella e affascinante. Troveremo un avversario forte e di grandissima intensità. Sarà una bella partita perché arriva prima di un impegno ufficiale e ci dovremmo far trovar pronti. A livello europeo sarà poi una bella partita"

So che sei un amante dello sport a 360°, stai seguendo le Olimpiadi? Quale è stato il podio più emozionante?

"Ieri è stato un orgoglio italiano vedere i quattro corridori della 4x100 prendere la medaglia d'oro. E' una soddisfazione perché l'Italia mai come quest'anno è andata a prendersi tanti trionfi, tra Europei e Olimpiadi"

Oltre al calcio per te c'è anche lo studio in Scienze Motorie...

"Sì, da un po' di anni ho deciso di andare avanti con il percorso di studio in Scienze Motorie. Sto andando avanti, mi mancano una decina d'esami per laurearmi. Mi dà l'occasione di approfondire alcuni argomenti che nello sport servono.