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Toro, 2 vittorie e 14 punti: si chiude uno tra i peggiori gironi di andata della storia

Alberto Giulini

L'approfondimento / Due sole vittorie al giro di boa: come nel 2002/2003, peggio dell'ultima retrocessione. Il raffronto con le altre stagioni negative degli ultimi venti anni

Due vittorie, quattordici punti conquistati. Sono numeri impietosi quelli del Toro, che venerdì a Benevento ha chiuso uno dei peggiori gironi d'andata di tutta la sua storia. Appena due successi all'attivo nelle prime diciannove giornate per i granata, che in Serie A non hanno mai fatto peggio. Prendendo in considerazione solamente il massimo campionato a venti squadre, un simile risultato era già capitato solo nel 2007/2008. In quell'occasione, la squadra allenata da Novellino (cui subentrò De Biasi ad aprile), vinse appena due gare ma riuscì comunque ad arrivare al giro di boa con 17 punti all'attivo e a fine stagione centrò la salvezza.

"I PRECEDENTI - Appena due vittorie in tutto il girone d'andata anche per il Toro del 2002/2003, che chiuse il campionato all'ultimo posto con ventuno punti. In quel caso i granata arrivarono al giro di boa con appena dieci punti in 17 partite (il campionato era a 18 squadre), un risultato in proporzione peggiore di quello attuale (media di 0.58 punti contro 0.73). La retrocessione, per quella squadra, fu un epilogo inevitabile. Si passa al 2008/2009, stagione dell'ultima discesa in Serie B. Al termine del girone d'andata le vittorie erano quattro, e quindici i punti conquistati; i trentaquattro complessivi al termine del campionato non furono abbastanza per evitare il terzultimo posto, che condannò i granata alla retrocessione. Il girone di andata di quella stagione fu comunque migliore di quello attuale sia per vittorie che per punti conquistati.

"LA SITUAZIONE - I numeri del girone d'andata, con relativi confronti con il passato, sono lo specchio della difficile situazione in cui è precipitata la squadra. Impressionante anche il crollo verticale di un gruppo che nel giro di un anno e mezzo è passato dai preliminari di Europa League alla lotta salvezza, con annessi record su record negativi. E sarà fondamentale, per tirarsi fuori da una simile situazione, un intervento della società. L'arrivo di Nicola sulla panchina granata sembra aver dato una scossa alla squadra, ma da solo difficilmente può bastare. Impensabile, in un simile contesto, non fare ricorso al mercato: la rosa ha palesato dei limiti qualitativi specialmente in mezzo al campo, non intervenire potrebbe rivelarsi un errore imperdonabile. Il tempo per recuperare non manca, ma gli innesti di gennaio saranno fondamentali.