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Toro, il falso nove non ha funzionato: la sosta è un’occasione per lavorarci

Toro, il falso nove non ha funzionato: la sosta è un’occasione per lavorarci - immagine 1
L'attacco leggero non ha funzionato, ma per Juric c'è ancora margine: "Si può trovare anche il modo di giocare senza attaccanti veri"

Silvio Luciani

Uno dei temi ricorrenti del primo scorcio di campionato granata è indubbiamente la scarsa vena realizzativa degli attaccanti del Toro. Lo testimoniano i numeri: Sanabria e Pellegri, complici anche gli infortuni, hanno messo a referto soltanto 3 reti, un bottino non sufficiente per la produzione offensiva del Toro. Il capocannoniere dei granata in Serie A, al momento, è Nikola Vlasic (4 gol) che, in caso di necessità, è stato dirottato anche al centro dell'attacco senza che il gioco ne beneficiasse più di tanto. Durante la prima fase di questa stagione, Juric ha cercato alternative anche tattiche, ma con il 'falso nueve' o, per dirla all'italiana, con l'attacco leggero non è sempre andata bene.

Esperimenti obbligati: al centro, Vlasic meglio di Karamoh

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Il primo tentativo contro il Sassuolo non è andato affatto bene, per stessa ammissione di Juric: "Pensavo che potesse essere una buona tattica far inserire Vlasic in mezzo ai due centrali. C'erano tutti i presupposti per fare bene, ma non l'abbiamo fatto" ha dichiarato dopo la sconfitta casalinga contro i neroverdi. Dopo aver accantonato momentaneamente il progetto tattico e dopo aver rimesso Sanabria al centro dell'attacco contro Napoli ed Empoli, Juric si è trovato a dover riproporre questa soluzione anche nel derby della Mole, a causa dei problemi accusati alla vigilia dai due centravanti. Il risultato? Anche con Miranchuk al posto di Seck, il Toro ha sfoderato una delle peggiori prestazioni stagionali, risultando completamente inoffensivo. Soluzione obbligata, questa volta con Karamoh anche a Bologna: stessi problemi, il Toro non è riuscito a rendersi praticamente mai pericoloso. L'unica circostanza in cui il Toro ha vinto senza attaccanti di ruolo è stato nel penultimo turno prima della sosta, contro una Sampdoria in piena crisi. Il bilancio, per quanto parziale, è negativo e recita una vittoria e tre sconfitte preoccupanti.

E Juric: "Si può fare, ma il centravanti fa la differenza"

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Degli attaccanti ha parlato a lungo anche Juric, che dopo aver elogiato Arnautovic per la prestazione contro il Toro, ha ribadito: "Si può trovare anche il modo di giocare senza attaccanti veri, come ho fatto a Verona, mi sono divertito anche senza punte" aggiungendo che "È un calcio fatto di pressione, in cui spesso ti devi appoggiare sulla punta centrale che deve attaccare la profondità o fare giocare i compagni". Ultimamente, infatti, il tecnico granata ha fatto ricorso a questa soluzione soltanto quando obbligato. E le prestazioni viste finora confermano che il Toro, senza numero nove, fa fatica a sviluppare il proprio gioco. I granata giocano bene con Pellegri, capace di reggere i duelli fisici e di attaccare la profondità con velocità e cattiveria ma sembrano ancora più ispirati con Sanabria, quello che con un’ardita operazione potremmo definire il “falso vero nove” del Toro. Quando gioca lui, l’impressione è che tutta la squadra giri meglio: “Lui fa un grandissimo lavoro, lega tanto i reparti. Ci appoggiamo tanto a lui per far inserire gli altri… È meno punta centrale ma più trequartista” ha dichiarato Matteo Paro, vice di Juric, elogiando il paraguaiano dopo la partita persa a San Siro contro l'Inter. Durante la sosta Juric e il suo staff dovranno sviluppare anche questa soluzione, che può essere una variazione nello spartito indubbiamente utile quando la partita lo richieda.