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Toro, non solo Juric: da Rodriguez a Djidji, in quanti al passo d’addio a Bergamo

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Tra contratti in scadenza e diritti di riscatto che difficilmente saranno esercitati: in sei pronti a salutare
Alberto Giulini Vicedirettore 

Non solo Ivan Juric, la trasferta di domenica a Bergamo sarà l'ultima gara in maglia granata per diversi elementi. Tra chi ha il contratto in scadenza, chi è in prestito e chi potrebbe salutare, sono diversi i giocatori del Toro che potrebbero veder terminare la propria avventura all'ombra della Mole.

I contratti in scadenza: spiccano i fedelissimi Djidji e Rodriguez

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Il reparto che più di tutti rischia di essere stravolto è quello difensivo, dove spiccano i contratti in scadenza di due pilastri del triennio Juric. Il primo è quello di Rodriguez, capitano ormai da due stagioni ed emblema della rinascita granata dopo la disastrosa stagione 2020/2021. Il contratto dello svizzero scadrà il 30 giugno e al momento non c'è accordo per il prolungamento: possibile dunque che le strade si separino. Al termine della stagione scadrà anche il contratto di Djidji, altro elemento rivitalizzato agli ordini di Juric. Il francese ha dovuto fare i conti con una stagione travagliata, trascorsa più in infermeria che in campo. Come per Rodriguez, è possibile che a Bergamo si chiuda la sua avventura in granata. Arretrando ancor di più, fino alla porta, anche Gemello ha il contratto in scadenza a fine stagione e al momento non è ancora arrivato alcun rinnovo.

I diritti di riscatto: Lovato in bilico, ma non solo

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Restando nel reparto arretrato, il Toro dovrà decidere se esercitare o meno il diritto di riscatto per Lovato. Il centrale in granata non ha impressionato e si è anche macchiato di alcuni errori, motivo per cui il suo acquisto non sembra affatto una priorità. Il fatto che tanti altri difensori possano lasciare Torino lascia però qualche spiraglio per una sua permanenza. Chi invece pare ormai destinato a tornare al mittente è Kabic, oggetto misterioso dell'ultimo calciomercato. La scommessa non ha pagato: il giovane serbo è stato etichettato come acerbo da Juric, che non gli ha concesso nemmeno un minuto e difficilmente lo farà in una gara delicata come quella con l'Atalanta. Non ha impressionato nemmeno Okereke, autore di una buona prova a Udine e di pochi altri spunti. L'apporto del giocatore in prestito dalla Cremonese non è stato tale da ipotizzare il riscatto.

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