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Toro, riecco i ‘dieci minuti granata’

Il Torino festeggia nella partita contro il Frosinone, che aprì il campionato.

Nelle prime tre giornate i ragazzi di Ventura si sono scatenati concentrando le reti in brevi lassi di tempo e riuscendo a rimontare ogni volta gli avversari. Una caratteristica che ricorda il mitico 'quarto d'ora granata' degli Invincibili

Matteo Senatore

"C'era una volta il quarto d'ora granata: quando il Toro, il Grande Toro decideva di impegnarsi sul serio e spazzare via dal campo gli avversari di turno che gli si paravano davanti. C'era lo squillo di tromba, Capitan Mazzola si arrotolava le maniche della maglia e iniziava lo spettacolo, con la formazione avversaria ridotta a fare immancabilmente la parte del proverbiale agnello sacrificale.

"Certamente non è possibile paragonare quella squadra incredibile, fatta di campioni e che vinse 5 scudetti consecutivi a quella odierna guidata da Giampiero Ventura. C'è però un dato in queste prime partite di campionato che ci ha colpito e che in un certo senso sta sancendo il ritorno di quei mitici quindici minuti, per quanto queste immagini quasi mitologiche siano difficili da riadattare alla contemporaneità e al calcio moderno. Il Toro di queste prime partite ha mostrato al suo pubblico di avere una suo 'quarto d'ora', anzi 'dieci minuti granata'. Sì perchè la costante di questo avvio di campionato per il Toro è stata quella di segnare gol ravvicinatissimi nell'arco della partita: due reti in cinque minuti a Frosinone, tre in nove minuti contro la Fiorentina, ancora due, questa volta in sette minuti, nella trasferta di Verona.

"La tromba dalla tribuna del Fila non c'è, ma questa squadra ha sempre vissuto finora quel momento fatidico nel quale si è metaforicamente rimboccata le maniche. Altra considerazione affascinante: i granata hanno sempre rimontato quest'anno, utilizzando queste 'sfuriate' di dieci minuti per ribaltare le partite nel caso di prima e seconda giornata, o per rimetterle quantomeno in parità, nel caso del match di domenica scorsa, quando l'arrembaggio ha portato la squadra a rimontare lo svantaggio per due volte.

"Certo, sarebbe meglio evitare di dover ogni domenica rimontare gli avversari (anche le coronarie dei tifosi ne gioverebbero), ma questa sorta di 'sindrome da rimonta' è una caratteristica molto 'da Toro', squadra al quale le imprese facili non sono mai piaciute. E allora, proprio nella giornata in cui il numero uno dello sport italiano ha visitato il Filadelfia, il Tempio degli eroi del Grande Torino, auspichiamo che questi 'dieci minuti granata' possano durare per tutto l'anno, spingendo il Toro sempre più in alto in classifica.

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