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ToroPreview, verso Genoa-Torino: “È davvero la partita della svolta?”

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Ogni settimana alcune domande sul prossimo match a tre dei nostri giornalisti, che ci dicono la loro sul momento del Toro
Redazione Toro News

Quattro domande, tre pareri in merito. Le nostre opinioni, a volte concordi e a volte discordanti tra di loro. Ecco ToroPreview: prima della partita, tre dei nostri giornalisti risponderanno alle domande della redazione, dicendo la loro sull’impegno che attende la squadra e in generale sul momento dei granata. Opinioni personali a volte agli antipodi, per cercare di dare una visione più completa possibile al lettore sull’argomento trattato. Questa settimana, dall’altra parte del microfono ecco i nostri Luca Bonello, Irene Nicola e Giacomo Stanchi.

La partita del Ferraris può davvero segnare un punto di svolta per il Toro?

Bonello - Ormai, da quando è arrivato Juric, ogni gara che può permettere al Toro di fare un passo decisivo nella corsa europea viene vista come partita della svolta, e puntualmente i granata falliscono. Di conseguenza mi limito a dire che è un match importante, contro un Genoa che va affrontato con molta attenzione.

Nicola - Sì, penso che possa esserlo. Se c'è una cosa che è mancata al Toro è la continuità tra un risultato successivo e quello seguente, i granata devono iniziare a darsi continuità se vogliono alzare l'asticella delle ambizioni e stare al passo con una classifica che li vede attaccati al treno Europa. A Genova non mi aspetto una partita semplice, ma è proprio in queste situazioni che mi aspetto maggior maturità dal Toro.

Stanchi - Si, il Toro manca alla vittoria in trasferta dalla sfida in Salento con il Lecce. I granata devono dimostrare che le vittorie non sono frutto del caso o di una buona prestazione saltuaria: serve continuità. A Genova Juric ha la possibilità di portare in Piemonte tre punti importantissimi da uno stadio dove sono stati bloccati Roma (sconfitta per 4-1), Inter e Juventus (pareggi).

 

A centrocampo c’è grande scelta per Juric: chi dovrebbe giocare a Genova?

Bonello - A Genova sarà una partita molto fisica, dove i duelli in mezzo al campo faranno la differenza. Quindi io, se fossi in Juric, oltre ai soliti Vlasic e Ilic, che stanno ben rendendo nell'ultimo periodo, in mediana schiererei Tameze, che può dare più quantità rispetto a Ricci.

Nicola - Nel ballottaggio tra Tameze e Ricci premierei il francese, in mediana ha giocato poco fin qui e sarei curiosa di vederlo all'opera nel suo ruolo naturale. Per il resto punterei sulla riconferma di Vlasic e Ilic, sicuramente in fiducia.

Stanchi - Tameze mediano non lo abbiamo quasi mai visto e mi piacerebbe che potesse dimostrare il suo valore anche nella sua posizione naturale. A destra Vlasic e a sinistra un Ilic che sta determinando. Ricci e Linetty possono essere valori aggiunti dalla panchina.

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Chiuso il girone d’andata si può trarre un primo bilancio: quante possibilità ha il Toro di arrivare in Europa?

Bonello - Non moltissime perché le pretendenti sono tante e tutte di alto livello, ma i granata sono lì in classifica e hanno l'obbligo di crederci fino in fondo. Questo campionato è molto equilibrato e tutti possono vincere contro tutti: se si vuole conquistare l'Europa servirà avere continuità di risultati e non fallire le partite chiave.

Nicola - Classifica alla mano, il Toro può giocarsi eccome le sue carte per l'Europa visto che arriva al giro di boa a 3 punti dal sesto posto. Dovrà però dimostrare, se vuole essere della partita fino all'ultimo, di non ricadere negli stessi errori: punti persi con squadre inseguitrici e risultati altalenanti. Inoltre servirà qualche spunto nei big match come successo già con Napoli e Atalanta per togliere punti a dirette concorrenti. Con tante squadre in corsa, il Toro ha l'obbligo di provare a restare nel mazzo per evitare un campionato di metà classifica senza ambizioni.

Stanchi - Non poche e tanto dipende anche dai granata. Il Torino, pur avendo perso tanti punti nelle prime nove, si trova a ridosso delle prime sette. Nel girone di ritorno servirà un salto di qualità e, allo stesso tempo, approfittare dei passi falsi delle squadre impegnate nelle coppe europee.

 

È anche tempo di mercato: dove dovranno intervenire i granata?

Bonello - Serve un esterno mancino di corsa e di qualità, che sappia fare entrambe le fasi e che metta al centro cross interessanti per le punte. Lazaro e Vojvoda vanno bene, ma se si vuole fare un salto di qualità il Torino deve avere un esterno di sinistra di maggior spessore.

Nicola - Io interverrei a gennaio sull'esterno di piede mancino per la corsia sinistra. Credo che lo sviluppo del gioco sulla fascia sinistra sia spesso troppo macchinoso e che la discrepanza con il lavoro che fa Bellanova a destra sia netta. Il resto dei reparti mi sembra più bilanciato a di prestazioni, quindi interverrei solo in caso di uscite per questioni numeriche.

Stanchi - Il Torino manca di un esterno di piede mancino. Questa è una carenza importante. Non si può negare che sia Lazaro che Vojvoda si siano disimpegnati egregiamente, ma non hanno le caratteristiche fisiche di cui il Toro ha bisogno. Perciò questo potrebbe essere un bel regalo a Juric. Dopodiché la palla passerà al tecnico: vietati ulteriori passi falsi, c'è il rinnovo in ballo.

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