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ToroPreview, verso Lecce-Torino: “Giusto rinunciare a Radonjic?”

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Ogni settimana alcune domande sul prossimo match a tre dei nostri giornalisti, che ci dicono la loro sul momento del Toro
Redazione Toro News

Quattro domande, tre pareri in merito. Le nostre opinioni, a volte concordi e a volte discordanti tra di loro. Ecco ToroPreview: prima della partita, tre dei nostri giornalisti risponderanno alle domande della redazione, dicendo la loro sull’impegno che attende la squadra e in generale sul momento dei granata. Opinioni personali a volte agli antipodi, per cercare di dare una visione più completa possibile al lettore sull’argomento trattato. Questa settimana, dall’altra parte del microfono ecco i nostri Federico De Milano, Cecilia Mercatore e Giacomo Stanchi.

Il Lecce dopo la disfatta con l’Inter: il Toro riuscirà a risollevarsi?

De Milano - Difficile dirlo, il Lecce è una squadra con ottima organizzazione e che sta sorprendendo in positivo dopo le prime nove partite. Anche a loro la vittoria manca da un po' ma a differenza del Toro il gioco e l'organizzazione non sono mai mancate. La cosa più grave per il Toro è la mancanza del gol, vedremo se con le due punte cambierà qualcosa.

Mercatore - Il Toro deve tornare alla vittoria per cambiare la brutta piega che ha ormai preso in questo inizio di stagione, da 4/5 partite a questa parte. Lo deve fare per risollevare gli animi in casa granata, ma soprattutto per non rischiare di ritrovarsi da qui a poco tempo in una strada senza via d'uscita.

Stanchi - Il Torino deve farlo per risollevare la stagione e non finire in un tunnel senza uscita. La squadra deve dimostrare carattere e voglia di riemergere, non abbattendosi al primo episodio sfavorevole, come già accaduto più volte in questa stagione. I granata avranno bisogno del ritorno al gol di Sanabria, inoltre il rientro di Buongiorno non è un aspetto da sottovalutare.

 

A quale modulo dovrà affidarsi Juric?

De Milano - Ora c'è curiosità di vedere come Juric avrà lavorato con la squadra, se davvero ha in testa le due punte. Il doppio trequartista non sta funzionando e dubito possa cambiare qualcosa prima del mercato di gennaio (sperando regali qualche sorpresa in questa zona del campo). Spero che Pellegri e Sanabria mettano in pratica una bella prova per cercare di percorrere questo nuovo sentiero del 3-5-2 o del 3-4-1-2.

Mercatore - Al Toro servono gol e vista la recente ma continua difficoltà dei trequartisti nell'essere incisivi, Juric dovrà affidarsi alle due punte. Una sola punta, lì davanti, è ormai noto che non è sufficiente: solo numeri negativi registrati finora per il reparto offensivo. Con Zapata non ancora al top delle sue condizioni fisiche, Sanabria potrebbe dunque giocare in coppia con Pellegri, che a sua volta potrebbe cogliere l'occasione di dimostrare quel passo in avanti fatto dalla scorsa stagione.

Stanchi - Servono le due punte. Il Torino fatica a schierare trequartisti di livello: Vlasic è assente per infortunio e Radonjic fuori per scelta tecnica. Juric non può più permettersi di tenere fuori un attaccante da doppia cifra come Sanabria, soprattutto con Zapata non al top. Inoltre, Pellegri sta bene e ha l'occasione di dimostrare finalmente il suo valore.

 

Nelle uniche due vittorie del Toro è stato decisivo Radonjic: è giusto rinunciare al serbo?

De Milano - Dopo quel bel periodo di forma ha però fatto vedere anche delle prestazioni dimenticabili. Radonjic non è solo quello di Salerno o quello che ha fatto vincere il Toro contro il Genoa nel recupero. Il serbo è anche tanta discontinuità e giri a vuoto. Se Juric in allenamento ha valutato che lui e Ilic in questo momento sono sottotono, è giusto che rimanga fuori in attesa che torni quel magnifico esterno in grado di saltare l'uomo ed essere decisivo.

Mercatore - Nonostante la mancanza di continuità nelle prestazioni, passando da partite da assoluto protagonista ad altre in cui non riesce a entrare nel gioco, diventa comunque difficile dover rinunciare a un giocatore come Radonjic. In un Toro che sulla trequarti ultimamente ha più che deluso, non si può rinunciare con facilità al serbo, che ha saputo fare la differenza nelle uniche due vittorie dei granata.

Stanchi - No, Radonjic ha dimostrato di poter spezzare gli equilibri. Ha un carattere complicato, che Juric ha dimostrato l'anno scorso di saper domare. In una situazione emergenziale, come quella attuale, reputo che il Torino non possa fare a meno di lui, uno dei pochissimi giocatori della rosa in grado di poter creare superiorità numerica. Ha 27 anni e deve dimostrare di aver raggiunto la maturità che gli possa permettere di farlo diventare un giocatore di livello.

 

C’è abbondanza di scelta a centrocampo: su chi puntereste?

De Milano - Ilic è lontano parente di quello visto nella scorsa stagione e come sostiene Juric in questo momento è giusto che rimanga fuori per ritrovarsi. Dovendo fare i conti anche con l'infortunio di Tameze le uniche coppie possibili sono Ricci-Linetty o Ricci-Gineitis. Propenderei per la prima dal momento che il polacco sa fare il suo e fornire prestazioni utili alla causa della squadra. Mi auguro però di vedere in campo il lituano classe 2004 per diversi minuti perché in Nazionale spesso dimostra le sue qualità e vorrei vederlo anche in granata.

Mercatore - Ricci-Linetty è la coppia più adatta (basandomi sulle ultime uscite di campionato) da far scendere in campo al Via del Mare contro il Lecce. Il giocatore classe 2001 in mezzo al campo è fondamentale, mentre il polacco ha sempre disputato prove sufficiente finora. Al contrario, Ilic sembra dover trovare ancora un'identità quando si trova sul terreno da gioco, nonostante le capacità tecniche e le abilità note a tutti. Per quanto riguarda Gineitis, il lituano avrebbe bisogno di minuti, ma magari non partendo dal 1' di gioco in una partita dove il Toro ha l'obbligo di non fallire e di portare a casa i tre punti viste le ultime prestazioni deludenti.

Stanchi - Ilic è il fantasma di quel giocatore forte tecnicamente e abile nel fraseggio, che abbiamo visto nel finale dell'anno scorso. Il serbo era stato in grado di regalare possibilità tattiche in più al tecnico. Ma, al momento, è giusto che il ragazzo paghi le prestazioni non sufficienti. Linetty è sempre stato artefice di prove di quantità, il polacco ha grinta e si dimostra una riserva di lusso. Schiererei lui di fianco a Ricci. Il toscano è imprescindibile per i granata: detta i tempi. Inoltre, è maturato molto fisicamente e anche in fase di disimpegno si sa far valere. Non scarterei l'ipotesi Gineitis a priori, il lituano ha bisogno di minuti e, quando è stato chiamato in causa nella passata stagione, non ha sfigurato.

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