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PREPARTITA

ToroPreview, verso Torino-Fiorentina: “È già sfida da dentro o fuori?”

Redazione Toro News
Ogni settimana alcune domande sul prossimo match a tre dei nostri giornalisti, che ci dicono la loro sul momento del Toro

Quattro domande, tre pareri in merito. Le nostre opinioni, a volte concordi e a volte discordanti tra di loro. Ecco ToroPreview: prima della partita, tre dei nostri giornalisti risponderanno alle domande della redazione, dicendo la loro sull’impegno che attende la squadra e in generale sul momento dei granata. Opinioni personali a volte agli antipodi, per cercare di dare una visione più completa possibile al lettore sull’argomento trattato. Questa settimana, dall’altra parte del microfono ecco i nostri Alessandro Balbo, Andrea Calderoni e Luca Sardo.

Arriva la Fiorentina dopo le beffe con Lazio e Roma: c’è il rischio di contraccolpo psicologico?

Balbo - Se si guarda la storia recente del Toro questo rischio c'è ed è concreto, ma può essere anche una spinta in più per fare il risultato. Certamente la spettro del "giocare bene ma non portare punti a casa" è sempre lì e può paralizzare i giocatori.

Calderoni - Giro la considerazione: e se dopo due buone prestazioni senza punti, arrivasse una prestazione così così e la vittoria? Il Torino di Ivan Juric ha vinto raramente partite senza fare meglio dell'avversario dal punto di vista della prestazione. Siccome c'è necessità di punti, per una volta potrebbe essere anche gradito un successo senza prestazione dominante.

Sardo - Il rischio c'è. Ma credo che Juric sia bravo a mantenere alta la concentrazione della propria squadra e con la Fiorentina - davanti ai propri tifosi - sarà importante fare punti: non basta la bella prestazione come con la Lazio, stasera la squadra granata dovrà pensare soprattutto al risultato.

 

Si può parlare di partita da dentro o fuori o è ancora troppo presto?

Balbo - Assolutamente si, la banda di Juric ha perso l'opportunità di fare punti contro squadre che stavano più indietro in classifica. Ora bisogna che se la giochi con chi gli sta davanti, soprattutto se è uno scontro diretto come questo. Fare punti è essenziale per svoltare la stagione, ora o mai più.

Calderoni - Penso che sia ancora presto, però è normale che il Torino si sta giocando i vari jolly nelle ultime partite. Juric ha detto che la sua squadra deve credere nel filotto e ritengo che sia possibile metterlo insieme, a patto che arriveranno finalmente i gol. E poi bisogna comprendere quante squadre effettivamente andranno in Europa nel 2024/2025, se fossero otto le possibilità crescerebbero. Al momento, comunque, do il 25% delle possibilità al Torino di qualificarsi per una coppa europea nella prossima stagione.

Sardo - A 12 giornate dalla fine - con 36 punti a disposizione - sicuramente questa sfida sarà molto importante ma non credo possa essere già decisiva. E' chiaro che dal punto di vista psicologico fare punti con una diretta concorrente sarebbe fondamentale per la squadra di Ivan Juric

In attacco sta mancando il contributo di Sanabria in termini di gol. Lo confermereste comunque al fianco di Zapata?

Balbo - Rispondo con un secco No. Questo è un momento delicato per la squadra, fare punti è l'0bbiettivo principale della squadra, al di là dei singoli interessi particolari o di spogliatoio. Un attacante che non segna e non crea è un problema in tal senso A gennaio è arrivato Okereke, che ha fatto degli spezzoni buoni, se fossi Juric schiereri lui al affianco a Zapata.

Calderoni - La stagione di Sanabria è stata davvero particolare. Un avvio complicato da unica punta, una ripresa sorprendente dopo la tirata d'orecchie pre-derby di Juric e poi un 2024 sempre sottotono. Oggi non è una garanzia, anzi. Okereke potrebbe avere la sua opportunità al fianco di Zapata, altrimenti non si spiegherebbe la scelta di gennaio di puntare sull'ex Cremonese.

Sardo - Senza dubbio Sanabria non sta disputando una stagione all'altezza delle aspettative. Tonny spesso si è dimostrato un giocatore discontinuo che durante la stagione ha avuto alti e bassi: questa sera però con la Fiorentina gli darei fiducia, anche se Okereke da quando è arrivato a Torino - negli spezzoni in cui Juric lo ha utilizzato - ha fatto bene.

 

Belotti torna nuovamente a Torino da avversario. Pensate stia rimpiangendo l’addio al Toro?

Balbo - Non saprei. La risposta è si dal punto di vista umano, l'affetto e la cura che i tifosi granata hanno dedicato a Belotti non credo l'abbia avuta anche a Roma, anzi. Dal punto di vista della carriera direi di no, comunque ha disputato una finale europea e gioca in una squadra che frequnta i palcoscenici europei e ambisce ai piani nobili della SerieA. Insomma, il solito dilemma cuore o ragione.

Calderoni - Secondo me, assolutamente no. L'esperienza alla Roma non credo che possa essere catalogata come negativa. A livello personale ci sono state delle difficoltà, ma per la prima volta ha potuto respirare l'atmosfera di partite importanti con la maglia del proprio club. E poi adesso gioca nella Fiorentina, ovvero in una squadra che sopravanza il Torino in classifica, in una squadra in lotta in Conference League. Non penso che ci sia molto da rimpiangere. Credo che l'unico rimpianto vero lo abbia sulle modalità del saluto al Torino e sulle tempistiche: avrebbe potuto lasciare il Toro prima per ambizioni più alte nella sua carriera.

Sardo - Non penso. Alla fine è stata una scelta sua quella di non rinnovare il contratto con il Toro: con la Roma - complice la concorrenza - non ha avuto molto spazio, ma ora alla Fiorentina sta ritrovando continuità. Se ragioniamo invece dal punto di vista affettivo, il calore che aveva qui a Torino era quasi sicuro che non l'avrebbe riavuto da nessun'altra parte. Sarà interessante vedere come lo accoglierà il Grande Torino.


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