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Wolverhampton, la difesa non è insuperabile: buoni giocatori, nessun fuoriclasse

Alberto Giulini

Focus on / Un assetto ben organizzato ma privo di fuoriclasse: Espirito Santo cerca di chiudersi in difesa per colpire in contropiede

"C’è ancora il Wolverhampton a dividere il Toro dai gironi di Europa League. Un ultimo doppio confronto, tra due squadre che hanno chiuso entrambe al settimo posto la scorsa stagione. Ma ora andiamo a conoscere meglio gli inglesi, partendo dal reparto arretrato.

"DIFESA E CONTROPIEDE - Delle squadre di Premier, il Wolverhampton è probabilmente la più simile ad un club italiano. Merito di Espirito Santo, il tecnico che ha cercato di dare compattezza ai suoi ragazzi utilizzando una retroguardia a tre elementi. Modulo di gioco dei Wolves è infatti un 3-5-2 che in fase di non possesso diventa un difensivo 5-4-1. Il gioco dei ragazzi in maglia arancione è infatti molto semplice: non concedere spazio agli avversari per poi colpirli in contropiede, sfruttando la grande velocità dei due esterni.

"I SINGOLI - Andando ad analizzare la squadra nei singoli spicca subito Rui Patricio, il portiere della nazionale portoghese. L’estremo difensore è infatti il punto di forza di un reparto che punta sull’organizzazione più che sui singoli. Il ruolo di centrale difensivo è affidato a capitan Coady, affiancato da Bennett e Boly. Tre giganti, buoni giocatori ma sicuramente non fuoriclasse. Perché il Wolverhampton è sicuramente un’ottima squadra e non va sottovalutata, ma sarebbe un errore considerarla imbattibile. Già solo la difesa, per quanto sia un buon reparto, non è assolutamente superiore a quella del Toro. Anzi...