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Miha-Giampaolo, carattere contro organizzazione: confronto pari

Testa a testa / La Samp entra in campo con il giusto approccio ma il Toro reagisce da squadra. I cambi di entrambi gli allenatori sono comprensibili ma non incisivi

Marco De Rito

"Il confronto tra i due allenatori nella partita che vedeva scontrarsi Sampdoria e Torino è terminato in sostanziale parità, rispecchiando il risultato della gara. La squadra di Giampaolo ha avuto un approccio migliore al match: partendo a mille, e riuscendo a colpire i granata dopo venti secondi di gara, in maniera totalmente inaspettata. Non solo: nei primi dieci minuti, la Samp ha messo i brividi al Toro in un altro paio di occasioni (un pallonetto di Quagliarella, una discesa pericolosa di Praet). Il buon lavoro dell'allenatore blucerchiato sulla sua squadra lo si può notare in particolare nella fase difensiva. La Samp chiude benissimo gli spazi al Toro. Belotti e compagni, in più di qualche occasione, sono costretti al fraseggio in quanto non riescono a trovare corridoi per penetrare nell'area di rigore avversaria. Il Torino così tenta la carta del tiro da fuori e riesce ad andare in gol con Daniele Baselli.

"D'altro canto i granata, dopo un momento di confusione, sono riusciti a rimettersi in sesto ed a ribaltare il risultato del match. Questo è segno anche che alla base c'è un ottimo gruppo unito, che non si arrende mai e qua il merito va dato a Sinisa Mihajlovic che è riuscito a plasmare la squadra a sua immagine e somiglianza, riuscendo ad imprimergli il giusto tremendismo e la giusta grinta. C'è da sottolineare però qualche sbavatura di troppo, soprattutto dal punto di vista difensivo. Per lo più sono state sviste individuali ma si sono ancora notati degli errori visti anche nella passata stagione. Quest'anno sono stati effettuati grossi passi in avanti ma si può ancora migliorare. I gol degli ospiti nascono entrambi da traversoni che sono sempre stati il punto debole della difesa granata.

"Per quanto riguarda i cambi, la prima mossa è stata fatta da Giampaolo che ha sostituito Sala per Bereszynski. In quanto, come ha spiegato il mister nella conferenza post-partita, il secondo era più adatto per contrastare M'Baye Niang. Il tecnico doriano poi è stato costretto ad effettuare un altro cambio al 20' della ripresa: Strinic ha avuto i crampi ed è stato rilevato da Murru. La successiva mossa è toccata a Miha al 26': entra Gustafson ed esce Baselli. Si tratta di un cambio programmato dato che Baselli non aveva i novanta minuti nelle gambe. Al 28' ed al 35' l'allenatore serbo ha tentato di inserire Boyè ed Edera per scuotere il match. Mihajlovic, però, non viene premiato dalla prestazione dell'argentino, che non riesce a dare un po' di freschezza al resto della squadra. L'ultima sostituzione porta la firma di Giampaolo che si gioca la carta Linnetty per uno stremato Ramirez ma anche quest'ultima mossa non ha avuto successo.