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Un Toro cinico

di Stefano Brugnoli

I granata oggi hanno risposto alle vittorie delle dirette concorrenti con una prova chirurgica, al secondo e ultimo tiro pericoloso della partita sono andati in vantaggio e senza correre grossi...

Redazione Toro News

di Stefano BrugnoliI granata oggi hanno risposto alle vittorie delle dirette concorrenti con una prova chirurgica, al secondo e ultimo tiro pericoloso della partita sono andati in vantaggio e senza correre grossi rischi hanno portato a casa la vittoria. A maggior ragione dopo aver espugnato il Picchi basta mantenere la media inglese nelle prossime partite per raggiungere l’obiettivo.Il Toro ha dato fin da subito l’impressione di essere di un’altra categoria rispetto al Livorno sceso in campo privo dei suoi uomini più fantasiosi Paulinho e Siligardi e senza spingere troppo sull’acceleratore ha mantenuto il possesso palla e la supremazia territoriale che ha portato al secondo gol da tre punti di Meggiorini, facendo passare in secondo piano l’ennesimo rigore non concesso (l’arbitro comunque va assolto perché il fallo si è consumato dietro la sua schiena, assolto parzialmente perché se fosse stato in una posizione più ideale lo avrebbe visto)Ventura ha riproposto il centrocampo a tre e nel trio d’attacco ha messo uomini più di sostanza che di fantasia, probabilmente pensava ad un Livorno più agguerrito.Centrocampo a tre che è stato fondamentale per contenere lo sterile assalto del Livorno nella ripresa con Paulinho al posto dell’ex Barone che solo sei anni fa si laureava campione del mondo e che ora non fa la differenza neppure in serie B.Gli ultimi venti minuti della partita hanno evidenziato una cosa che capita spesso nei campi da calcio e cioè che si rinnega tutto quanto preparato in settimana e fatto nella prima ora di gioco per raggiungere l’obiettivo con il mezzo meno rischioso, chi difende inizia a sparacchiare anche se ad onor del vero il Torino ha comunque fatto spesso uso del giro palla difensivo anche in situazioni rischiose il che comunque è indice in una padronanza dei propri mezzi che è solita dei forti, mentre il Livorno ha cercato di sfruttare i centimetri di Bernacci per creare situazioni pericolose senza però avvicinarsi minimamente all’obiettivo.Alla fine quindi i granata hanno vinto una partita senza entusiasmare più di tanto ma con una prova che ha evidenziato la forza della squadra capace di ottenere il risultato col minimo sforzo e di difenderlo senza grossi patemi.Tra sei giorni la partita contro il Padova che nelle ultime quattro partite ha incassato dodici reti e realizzato solo un punto e che si presenterà a Torino senza quattro uomini della sua disastrata difesa, i granata dovranno fare un sol boccone di una formazione antipatica per proseguire nella corsa verso l’obiettivo e per allontanare ulteriormente gli avversari dalla zona playoff che frequentano solamente grazie ai tre punti regalati dalla corte federale. I tifosi spero raccolgano l’invito dei colleghi Saglietti e Panero per trasformare l’Olimpico in una bolgia.

(foto N.Campo)