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Calciomercato Torino: Bovo, Aramu e Parigini, il Pescara pensa al tris granata

In uscita / Le situazioni dei tre calciatori di proprietà granata, per differenti motivi, li porteranno a guardarsi intorno per il mercato di gennaio: e tutti possono fare al caso degli abruzzesi

Gianluca Sartori

"Una "colonia granata" a Pescara? E' uno scenario che potrebbe verificarsi a gennaio, sessione di mercato che dovrebbe vedere i tre calciatori del Torino Cesare Bovo, Mattia Aramu e Vittorio Parigini cambiare casacca. I tre granata, per motivi diversi, dovrebbero presto guardarsi intorno per trovare un'altra sistemazione e il Pescara, che segue i tre profili da tempo, potrebbe rivelarsi la soluzione giusta per tutti loro.

"IL SALISCENDI DI BOVO - Davvero strani gli ultimi mesi in granata di Cesare Bovo. Da esubero sul piede di partenza per gran parte dell'estate (lo ricordiamo fare panchina al Da Luz di Lisbona nella Eusebio Cup, unico tra i granata insieme ad un Parigini che poi venne mandato in prestito), complici l'ammutinamento di Maksimovic e gli acciacchi di Ajeti, il centrale romano si è ritrovato titolare del Torino alla seconda di campionato contro il Bologna, con Mihajlovic che lo tolse dal mercato a fine agosto. Dalla sesta giornata contro la Roma, però, Mihajlovic ha trovato l'assetto definitivo del girone di andata con la coppia di centrali composta da Rossettini e Castan; l'ex Bologna non ha più lasciato il ruolo di centrale titolare di piede destro e Bovo si è ritrovato nuovamente seconda linea. Il contratto è in scadenza nel 2017: ad oggi il rinnovo è difficile, mentre una permanenza fino allo svincolo del prossimo giugno sembra complicata dalla presenza di Rossettini, dal recupero di Ajeti e da un possibile innesto nel ruolo a gennaio. Il Pescara da tempo segue Bovo e potrebbe trovare la zampata decisiva, qualora riuscisse a convincerlo con una proposta allettante per condizioni contrattuali e centralità nei piani tecnici.

"ARAMU, AI MARGINI DEL TORO - Mattia Aramu era convinto di finire in prestito, sul finire dello scorso agosto: poi un po' perchè non si trovò l'incastro giusto, un po' perchè Mihajlovic preferì non cedere nessun attaccante visto l'infortunio di Ljajic, rimase in granata, realizzando il suo sogno dell'esordio in Serie A il 21 settembre, da titolare, sul campo del Pescara. La grande abbondanza granata nel ruolo di attaccante esterno ha però relegato il talentuoso mancino di fatto ai margini della squadra di Mihajlovic, rimanendo quella dell'Adriatico l'unica presenza messa a segno sin qui. E proprio l'Adriatico potrebbe essere un nuovo palcoscenico dove mettere in mostra le indubbie qualità: l'interessamento dei Delfini c'è, l'ipotesi verrà sicuramente approfondita nei prossimi giorni, con il Torino certamente disposto a lasciar partire in prestito uno dei migliori prodotti del vivaio degli ultimi anni.

 Vittorio Parigini con l'Italia U21

"PARIGINI E QUELLA SCELTA NON OTTIMALE - Anche Parigini ha iniziato il ritiro estivo con il Torino, ma Mihajlovic con lui è stato chiaro fin da inizio agosto: qui rischi di avere poco spazio, meglio che vai a farti le ossa altrove per la prima stagione in Serie A. Il problema è che la scelta della destinazione non è stata sin qui proficua dal punto di vista dello spazio trovato in campo: con il Chievo sono solo tre le presenze accumulate in campionato, per 22 minuti totali, all'interno di una squadra che notoriamente privilegia i giocatori più esperti, poco propensa a lanciare i giovani. Epperò le qualità del giocatore meritano qualcosa di meglio, come dimostra il fatto che per l'Under 21 resti un giocatore importante e che sia anche arrivata la convocazione di Ventura per uno stage di allenamenti. Ecco perchè la miglior soluzione sarebbe un altro prestito nella massima serie, in una squadra che per modulo e filosofia dell'allenatore possa garantirgli più spazio: il Pescara di Massimo Oddo, anche in questo caso, è alla finestra.

Se son rose fioriranno, novità più precise si avranno nei prossimi giorni: ma il trasferimento di una piccola "colonia granata" in quel di Pescara non è una semplice suggestione.