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Calciomercato Torino, retroscena Jansson: il diritto di riscatto può diventare obbligo

In uscita / Il riscatto è fissato a quattro milioni di euro, e scatterà automaticamente al raggiungimento delle venti presenze in Championship

Redazione Toro News

Il Leeds United ha ufficializzato l'arrivo di Pontus Jansson in prestito dal Torino per una stagione, con relativo diritto di riscatto.

Il difensore svedese, dopo l'annuncio ufficiale di ieri mattina, si allena già coi nuovi compagni di squadra e ha dichiarato di essere pronto a dare più del 100% per il suo nuovo club per contribuire a riportarlo in Premier League. La sua partenza da Torino è stata però inaspettata quanto amara, come si nota anche dal suo saluto su Twitter. C'è inoltre da considerare un retroscena sul suo trasferimento che aggiunge dubbi sul suo possibile ritorno in granata a giugno 2017.

Nell'accordo tra Leeds e Torino, come confermato da fonti svedesi, è prevista una clausola che obbliga la società inglese a riscattare il cartellino del giocatore per 4 milioni di euro una volta raggiunte le 20 presenze. Nel caso questa condizione non venisse raggiunta gli inglesi potranno scegliere se riscattare o no lo il difensore svedese, con l'obbligo di riscatto che resterebbe comunque una semplice opzione. E alla delusione di molti tifosi granata che vedevano in Pontus il nuovo Kamil Glik, fa da contraltare l'entusiasmo dei tifosi inglesi che già pregustano le prestazioni del nazionale svedese, che sicuramente può essere un valore aggiunto nella seconda lega inglese.

Le certezze, a questo punto, sono due: la scelta del Torino è meramente tecnica, con Mihajlovic che non ha mai veramente ritenuto idoneo il giocatore per la sua difesa a quattro; inoltre, se è vero che il Torino ha accettato il rischio di perdere definitivamente il cartellino del giocatore, questo potrà succedere solo a fronte di una discreta plusvalenza, per un giocatore arrivato a parametro zero nel 2014 dal Malmoe.

Fabio Fulco