Canadjija: l’idea nuova per il centrocampo granata

"Negli ultimi tempi la linea verde sembra aver preso nuovo vigore in casa Toro: Diop approdato stabilmente in prima squadra e gli arrivi di Bakic e Birsa quest’estate sono i primi importanti passi di un progetto che, finalmente, guarda con più attenzione anche al futuro.SUGGESTIONI CROATE – E proprio un giovane, classe ’94 per l’esattezza, è l’ultima idea di Petrachi per il centrocampo del Toro: è il croato Dario Canadjija, attualmente dello Slaven Belupo, ma in scadenza di contratto a giugno e che già a gennaio, quindi, può accordarsi con un’altra società a parametro zero. Si tratta di un centrocampista duttile, alto 1,74 m, con grandi doti da incursore e qualche presenza in Europa League. Aria fresca per la manovra del Toro, dunque. Unico possibile ostacolo: le caratteristiche tattiche del giocatore. Il ragazzo è, infatti, abituato a giocare in un centrocampo a tre o, eventualmente, a cinque. Ma, guardando il problema da un’altra ottica, questa potrebbe rappresentare una buona occasione per mettere in discussione il 4-2-4 di Ventura (che ultimamente non sta brillando) e provare, ad esempio, a schierare il Toro con un 4-3-3 reso finalmente possibile dalla presenza in squadra di un vero incursore, che attualmente manca nella rosa del tecnico granata. SFIDA AI BIANCAZZURRI – Ottima la scelta di guardare al futuro, dunque. Ma, nell’immediato presente, si profila una sfida di mercato con il Pescara, concorrente diretta del Toro anche in ottica salvezza. Il ds biancazzurro Daniele Delli Carri, infatti, si sta guardando intorno in cerca di pedine che possano rimpolpare il reparto offensivo di Bergodi e finora si è segnato sul taccuino i nomi di Barreto e Tommaso Rocchi, due giocatori che il Toro monitora da molto tempo. Il primo è un pallino del tecnico Ventura e già nella sessione estiva era stato accostato insistentemente ai colori granata, senza però che l’operazione riuscisse ad andare in porto. Il secondo gioca poco alla Lazio e al momento è alle prese con un infortunio (frattura del metacarpo) da cui dovrebbe rientrare già a fine dicembre: nonostante i dubbi che impone l’età della punta (35 anni), la sua esperienza potrebbe tornare utile ad un Toro che in attacco sembra preparare una specie di rivoluzione di gennaio per rimediare ad una sempre più palese sterilità.IL REGISTA MANCANTE - Ma le sfide di mercato con il Pescara non si fermano qui: la società biancazzurra è alla ricerca anche di un regista. Il primo nome nella lista delle preferenze è quello di D’Agostino, ma si sta valutando l’opzione Almiron, altro obiettivo papabile di Petrachi e, dunque, altro possibile oggetto di contesa fra le due società.AMATE PLUSVALENZE - Intanto, Delli Carri opera anche in uscita: il centrocampista ventitreenne Vladimir Weiss, acquistato lo scorso agosto dai biancazzurri per 1,8 milioni, interessa ora al Milan che sarebbe disposto a sborsare fino a 3 milioni per il suo cartellino. Un’operazione che porterebbe quindi una plusvalenza interessante nelle casse del Pescara, secondo un sistema che Delli Carri conosce bene: in estate con la cessione al Psg di Verratti, gioiello cresciuto proprio nel vivaio biancazzurro, nelle casse societarie sono entrati ben 12 milioni. E anche Immobile e Insigne, nella scorsa stagione, hanno dato il loro contributo in questo senso: benché siano arrivati a Pescara solo in prestito, la storica promozione in Serie A è stata anche e soprattutto merito loro. E con essa i 24 milioni di euro per i diritti tv, i 7400 abbonati, e l’impennata dei ricavi provenienti dal merchindising.Certo: in questo momento la classifica non sorride alla formazione abruzzese. Ma le mosse dei biancazzurri sul mercato restano un interessante esempio e spunto per riflettere: spesso possono bastare investimenti minimi, ma oculati per ottenere vantaggi importanti anche dal punto di vista economico. E i dati sono lì a testimoniarlo.

"Vallana - Chirico(parlane con noi su Twitter @FulvioVallana , @ManoloChirico)

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