"Non è bastato neppure il tanto atteso vertice di Arcore tra Inzaghi, Berlusconi e Galliani per sbloccare la situazione del Milan nel confronti di Alessio Cerci. Superpippo ha ribadito che il talento di Valmontone è la sua prima scelta per l'attacco, ma il patron rossonero, per il momento, non ha ancora allentato i cordoni della borsa, complice la situazione certo non ideale delle casse del club di famiglia. Insomma, per il momento nessun blitz in casa Torino, nessun assegno da recapitare a Urbano Cairo, che si avvicini a quei 20 milioni che il Presidente granata chiede per il suo gioiello.
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Cerci, una permanenza al Torino al 50%?
Calciomercato / Più passa il tempo, più diventa una possibilità concreta che il talento di Valmontone non saluti il granata. Neppure il vertice di Arcore sblocca il Milan
"Se anche Monaco e Atletico Madrid, nonostante i corteggiamenti, tergiversano nel far pervenire un'offerta convincente, prende piede quell'eventualità che lo stesso Cairo ha ribadito più volte nel corso di queste settimane: Su Cerci, non escludete nulla. Al 50% può rimanere in granata. Una suggestione, che sembra diventare una possibilità concreta, considerato anche che, nonostante la situazione, il talento di scuola Roma non è affatto indifferente al calore dei tifosi, ieri manifestato, ancora una volta, in maniera più che calorosa nel ritiro di Mondovì.
"A Torino, Alessio Cerci è una stella, e questo lo sa bene. Le ambizioni restano, ma la posizione della società, che non ha fretta di vendere, resta chiara, e, alla fine, il ricciolone tanto amato dai tifosi, se l'offerta giusta non arriva, potrebbe davvero restare. A quel punto, si aprirebbero ovviamente le discussioni per il rinnovo contrattuale, con cifre che potrebbero arrivare ad 1,5 milioni di euro. Il tetto ingaggi è già stato sfiorato con Quagliarella, Urbano Cairo sa, se vuole puntare in alto, di dover fare qualche sacrificio: per Cerci potrà essere l'incentivo decisivo?
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