calcio mercato

Francisco Silva si allontana dal Toro

Tra una trattativa per questa o quella comproprietà, la dirigenza granata continua comunque a rimanere attiva per cercare di bloccare quei tasselli che, giocoforza verranno (e dovranno essere) acquistati una volta risolto il nodo delle...

Redazione Toro News

Tra una trattativa per questa o quella comproprietà, la dirigenza granata continua comunque a rimanere attiva per cercare di bloccare quei tasselli che, giocoforza verranno (e dovranno essere) acquistati una volta risolto il nodo delle buste. E così, mentre Petrachi continua a tenere caldissime le piste che portano a Gillet, Darmian, Gazzi e Barreto, si cerca di non perdere di vista neanche il mercato estero (più precisamente quello sudamericano) particolarmente studiato dal Torino in questo Inverno. Tuttavia, resta sempre da sciogliere -e la soluzione sembra ancora troppo lontana- il nodo legato all'ingaggio di giocatori senza passaporto comunitario (non più di due, ma il Toro ha già i posti "occupati"). In tal senso occorre registrare la brusca frenata alla trattativa che avrebbe dovuto portare dal Cile il centrocampista di qualità Francisco Silva.

Sul giocatore classe '86, seguito anche da Genoa, Sporting Lisbona e Wolfsburg, il Torino (come svelato da TN) era piombato da tempo, riuscendo anzi a strappare un accordo di massima che permettesse ai granata di acquisirne il cartellino dall'Universidad Catolica, una volta risolta l'impasse degli extracomunitari. Purtroppo, però, i discorsi intercorsi telefonicamente ieri tra la società di Cairo e chi ne cura gli interessi ha di fatto permesso di capire come l'acquisto del giocatore sia ancora più lontana di quello che si poteva immaginare."Allora, penseremo ad altre squadre", il pensiero chiaro, quasi rassegnato ma sicuramente legittimo, di Universidad Catolica e procuratori del ragazzo, che verrà ceduto a fronte di una spesa intorno al milione e mezzo di euro.

Cifre abbordabili, anche per un Torino particolarmente oculato sul mercato. Per ora, dunque, tutto sembra fermarsi qui. Ma come sempre (e la vicenda legata a Basha ne è solo l'ultimo esempio) tutto può cambiare da un momento all'altro.