Mercato: intriga l’idea Bernacci

"Nonostante le parole del presidente Cairo “il mercato del Toro è chiuso con l’arrivo di Lazetic” oppure “il nostro sesto acquisto si chiama Roberto Stellone”, il maggiore e unico azionista della società granata rimane alla finestra, “in attesa, magari, che ci capiti sotto il naso una buona occasione”. E non potrebbe essere altrimenti, visto che gli uffici della Cairo Comunication sono a pochi passi dall’Hotel Hilton, cuore pulsante delle vicende del mercato pallonaro.

"Non potrebbe essere altrimenti visto che il presidente Cairo non disdegna di fare giornalmente una capatina al calciomercato, luogo di incontri, di intrecci, di trattative e di trame che intessute nel giusto modo si possono poi rivelare interessanti. Per portare a casa un prodotto di ottima qualità, soprattutto in chiave futura, serve un esborso oneroso (per i tempi che corrono) di denaro. Il presidente Cairo, oltre ad aver dato la sua disponibilità, avrebbe già chiuso per il quarto attaccante, ma i suoi collaboratori – il ds Salvatori in primis – navigati in ambito di mercato, lo hanno consigliato di prendere tempo: “perché i prezzi, a lungo andare, verso fine mercato, si abbassano”.

Il Toro dunque non ha fretta e osserva. Continua a sondare il terreno per Abbruscato (c’è però da battere la forte concorrenza del Palermo), tiene in piedi un discorso con il Treviso per avere Fava in prestito, ma insiste soprattutto per il 22enne Marco Bernacci, che lo stesso presidente Cairo ha definito “bravo e simpatico”, per quella sua esultanza dopo il gol alla maniera di Ferrante.

La trattativa però, come conferma la dirigenza romagnola nei panni del segretario generale Valentini (uomo di fiducia del presidente Lugaresi), è tutt’altro che in dirittura d’arrivo. D’altronde mancano ancora tre settimane alla chiusura del mercato. Tanto, tantissimo tempo per riflettere e agire di conseguenza, tanto più che il Cesena avrebbe chiesto 2 milioni e mezzo di euro per il suo gioiello.