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Mercato, manca poco all’avvio

di Edoardo Blandino

Franco Lerda ama giocare a calcio. Le sue squadre provano ad imporre il proprio stile e difficilmente si fanno intimorire dagli avversari. I calciatori sono spavaldi e non hanno timori...

Edoardo Blandino

di Edoardo Blandino

"Franco Lerda ama giocare a calcio. Le sue squadre provano ad imporre il proprio stile e difficilmente si fanno intimorire dagli avversari. I calciatori sono spavaldi e non hanno timori reverenziali verso nessuno. D’altronde scendere in campo con la paura di giocare contro un avversario blasonato non può che essere deleterio. Anzi, spesso sono proprio le squadre più importanti che si aspettano un atteggiamento remissivo dalle matricoli, rimanendo sorprese in caso contrario. E il Torino ha assaporato qualcosa di simile diverse volte nel campionato appena concluso.

"Quella di Lerda, invece, sarà una squadra diversa, a partire dal modulo. Ci sarà una difesa solida e due mediani in mezzo al campo. L’unica punta là davanti dovrà garantire gol e tanti assist per i compagni che si inseriranno negli spazi aperti dal centravanti-boa. Ecco dunque che il primo acquisto importante deve essere un attaccante di peso e di qualità. Anche ammesso che Rolando Bianchi decida di rimanere, se il Torino vuole centrare la promozione deve comunque avere un uomo d’area forte fisicamente con cui sostituire il capitano granata in caso di necessità.

"Bisognerà poi riflettere e capire dove intervenire per migliorare questa squadra. Prima di andare a pescare in giro, si deve valutare la posizione contrattuale di ogni tesserato. Come ammesso da ds, ci saranno diversi cambiamenti nello spogliatoio e solo quando si avranno le idee ben chiare su chi partirà – o verrà messo fuori rosa nel caso rifiuti un trasferimento – allora si potranno decidere le mosse. Vista la rapidità decisionale del nuovo Toro dell’era Petrachi non crediamo ci vorrà molto. Anche perché l’intenzione è quella di avere una squadra quasi pronta per il 10 luglio. Entro breve si cominceranno a conoscere i volti nuovi del Torino 2010-2011.

(foto M.Dreosti)