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Mercato, promesse mantenute

La prima stagione in serie A del secondo Toro di Urbano Cairo si annuncia, sulla carta, all’insegna della sorpresa. Il presidente granata si è ripetuto, fedele alla tradizione scaramantica che l’anno scorso lo vide portare...

Redazione Toro News

La prima stagione in serie A del secondo Toro di Urbano Cairo si annuncia, sulla carta, all’insegna della sorpresa. Il presidente granata si è ripetuto, fedele alla tradizione scaramantica che l’anno scorso lo vide portare all’ombra della Moleun campione, Muzzi, rivelatosi poi decisivo ai fini della stagione. Stavolta è toccato a Konan, giovane promessa del Lecce che molto di buono ha fatto vedere in Salento prima dell’esplosione di Vucinic e Bojinov che gli hanno in parte tarpato le ali.

"Fedele alla tradizione che le case si costruiscono partendo da solide fondamenta, gli oscar del mercato granata si trovano proprio fra difesa e centrocampo dove spiccano gli ingaggi di Abbiati, Pancaro, Comotto, Fiore e Barone e le conferme (tutt’altro che gratuite e scontate) di Lazetic e del “Topo Rosinaldo”. La campagna acquisti è stata condotta all’insegna del buon senso ma privilegiando la necessità di vincere fin da subito e bene, senza disdegnare investimenti legati al futuro e al marketing. Vanno lette in quest’ottica il riscatto di Rosina e Abbruscato, il prestito di Vailatti e gli acquisti di Barone, Konan e soprattutto Oguro. Se l’atteso bomber di categoria non è si è visto, sono almeno arrivati giocatori esperti, soprattutto in difesa dove ai centimetri di Cioffi si è aggiunta la corsa e (l’auspicata) maturazione di Comotto, l’esperienza di Di Loreto, Pancaro e Franceschini. A centrocampo, detto della conferma di tutta la buona mediana dell’anno scorso, si è migliorato con Barone e un ritorno, quello di De Ascentis importante soprattutto per il ventaglio di soluzioni che permette di avere. Un ventaglio di soluzioni che l’ingaggio di Fiore allarga ulteriormente. Davanti l’aspetto positivo è legato al fatto che Abbruscato e Stellone giocano insieme fin dalla prima amichevole stagionale, dopo un anno passato a conoscersi. A questo va aggiunto la capacità dei due di essere in grado di giocare sia da prima che da seconda punta.

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"Entrambi si giocano molto in questa stagione. Se la salute lo sosterrà, il pelato romano ha tutto per emergere ad altissimi livelli, avendo mezzi tecnici che pochi altri attaccanti possono vantare. Tocca al mister riuscire a trovare la giusta chiave di lettura per spronarlo a rendere al meglio. Bene ha fatto Gianni De Biasi a difendere a spada tratta Abbruscato, uno dei principi dei cannonieri del torneo cadetto, che ha tutto per fare bene.

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"Cairo aveva promesso il ritorno di due giocatori del passato e sono arrivati, una campagna acquisti mirata, in primis, a una salvezza sicura. Però adesso questo Toro ha tutto per fare un buon campionato. L’importante sarà partire subito bene e il calendario in questo non è certamente di ostacolo, anzi. Una buona partenza avrebbe benefici effetti su tutto l’ambiente, spiega quel profondo conoscitore di cose granata che è Silvano Benedetti. Tanto da spingere una piazza esigente e anche un po’ umorale a trascinare la squadra oltre i propri limiti. E’ successo l’anno scorso, con i sessantamila che l’esperto Fabio Gallo continua ad avere negli occhi, nonostante una carriera tutt’altro che breve. Un messaggio di fiducia e speranza che la squadra può e deve raccogliere per un campionato da protagonista.