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Mercato Toro: non solo punte

Dopo il secondo rifiuto in due giorni, quello di Stankevicius che ha preferito andare alla Sampdoria, seguito al diniego di Knezevic che si è accasato sull'altra sponda del Po, il Toro è finalmente vicino al...

Federico Floris

Dopo il secondo rifiuto in due giorni, quello di Stankevicius che ha preferito andare alla Sampdoria, seguito al diniego di Knezevic che si è accasato sull'altra sponda del Po, il Toro è finalmente vicino al primo movimento in entrata del proprio mercato. Come detto in mattinata, si tratta di Ignazio Abate, laterale di centrocampo di destra, che all'occorrenza può ricoprire anche il ruolo di terzino.L'accordo con il Milan prevede un prestito con il diritto di riscatto della metà del giocatore a favore dei granata, che quindi potranno usufruire delle prestazioni del giovane esterno (classe '86) almeno per un paio di stagioni. Questa mossa di mercato può preludere ad un eventuale spostamento di Diana sulla linea dei difensori, ruolo che in qualche circostanza ha già occupato l'anno scorso. Il presidente Cairo, poi, qualche ora fa è tornato sul caso Knezevic, scagionando di fatto la Juve ed imputando la confusione creatasi a Spinelli, reo di aver venduto "sottobanco" lo stopper croato.Ora l'attenzione della dirigenza del Toro si sta concentrando sui due prossimi obiettivi: l'attaccante di peso ed il difensore centrale. La rosa dei nomi sul taccino di Cairo e Pederzoli comprende per le punte sempre Klasnic, Bianchi e Pozzi. Il club di via Arcivescovado sta provando a rifarsi sotto per Pozzi, forte del pubblico gradimento mostrato a più riprese dal centravanti romagnolo. E come abbiamo potuto vedere nei casi di Knezevic e Stankevicius nel calcio moderno la volontà dei giocatori risulta fondamentale per gli sviluppi delle trattative.Il Toro, comunque, continua ad agire in piena correttezza rivolgendosi prima di tutto alla società che detiene il cartellino del ragazzo, ovvero l'Empoli. L'ultima offerta dovrebbe aggirarsi sui 3 milioni di euro più Abbruscato, dettosi non esattamente entusiasta di tornare n B dopo aver riconquistato la massima categoria con il Lecce. Da alcuni giorni, comunque, anche la Reggina si è fatta sotto per arrivare a Pozzi ma in questo caso, al momento il Torino sembra in pole. Bianchi nel frattempo ricomincia oggi ad allenarsi con il City, dicendosi pronto a rimanere a Manchester ma al contempo in attesa di buone nuove dall'Italia.Per la difesa c'è un nome nuovo che nuovo non è: si tratta di Maurizio Domizzi, in predicato di vestire il granata già l'anno scorso quando si cercava il sostituto di Cesare Bovo. Il difensore goleador di proprietà del Napoli ha già reso nota la propria intenzione di lasciare la Campania ed a lui negli ultimi mesi si sono interessate diverse squadre, dalla Lazio al Genoa, sino alla Fiorentina.Le alternative portano i nomi di Pratali, altro centrale da lungo tempo accostato al Toro, e dei giovani Kokoszka, Morero e Geromel. Insomma, i nomi in ballo sono tanti ma ciò che importa è che Pederzoli risca ad assicurarsi uomini di qualità, davvero motivati ad indossare il granata.Per quanto riguarda il mercato in uscita la voce principale è sempre quella di Comotto alla Fiorentina. Da stabilire l'entità della contropartita: si parla della comproprietà di Gobbi (laterale mancino di difesa e centrocampo) più un paio di milioni di euro.Una notizia dell'ultima ora vorrebbe diversi club inglesi interessati a David Di Michele, leagato però ancora al Toro da un contratto triennale.Per concludere una considerazione sul mercato dirigenziale. Fa scalpore l'improvviso e brusco benservito dato da Zamparini a Foschi, reo di non aver accettato un incarico alla Galliani abbandonando i compiti di “semplice” uomo mercato. La stima di Cairo verso l'oramai ex dirigente rosanero è cosa nota a tutti: chissà che il presidente granata non provi ad ingaggiarlo per allestire una struttura societaria più solida, affiancandolo al nuovo arrivato Pederzoli.