di Davide Agazzi - Doveva essere uno dei primi ad abbandonare il Torino di Giampiero Ventura ed invece rischia di essere nuovamente uno dei "senatori" dello spogliatoio. L'anno scorso, un finale di stagione relegato in panchina, come riserva del polacco Glik, che aveva fatto intendere come l'avventua di Valerio Di Cesare in granata sarebbe durata ancora per poco. Nelle prime settimane del mercato, diverse voci riguardo il suo trasferimento, con ogni probabilità all'ambizioso Spezia, rinunciando, ancora una volta, alla sudata serie A. Un accordo che sembrava già fatto, poi, il mancato arrivo di Canini, le voci su Terranova ed ecco Di Cesare ancora in granata. Un rinnovo fino al 2014 che spegne, con ogni probabilità (il condizionale durante il mercato è d'obbligo), l'interesse nei confronti del centrale del Sassuolo, che gli stessi dirigenti neroverdi non hanno mai visto con la maglia del Torino. Dopo quello di Ferronetti, la conferma di Di Cesare suona come un vero e proprio acquisto, un valore aggiunto, soprattutto a livello di compattezza del gruppo, che però non può essere sufficiente per ritenere chiuso il discorso difesa. Ora il Torino si dovrà concentrare sull'acquisto di un terzino sinistro e su quello di un centrale di centrocampo armato di fantasia, ma la ricerca di un altro centrale sarà doverosa.
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Niente Terranova, c’è Di Cesare
di Davide Agazzi - Doveva essere uno dei primi ad abbandonare il Torino di Giampiero Ventura ed invece rischia di essere nuovamente uno dei "senatori" dello spogliatoio....© RIPRODUZIONE RISERVATA
di Davide Agazzi - Doveva essere uno dei primi ad abbandonare il Torino di Giampiero Ventura ed invece rischia di essere nuovamente uno dei "senatori" dello spogliatoio....
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