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Torino e la Riforma-Tavecchio: da Chiosa a Scaglia, ecco chi può tornare. E su Marchese…

Calciomercato / I ragazzi nati dal '93 non rientrano nella norma disegnata dalla Federazione. I granata valutano con attenzione, in gioco c'è la crescita dei ragazzi

Manolo Chirico

"Giusto favorire i vivai, doveroso sostenere i club che vogliono puntare sui giovani italiani, coltivati con le proprie forze. Inutile però in tal senso escludere dalla nuova normativa - la famigerata riforma-Tavecchio che limiterà le rose a partire dal prossimo campionato -, i ragazzi definiti Under-21: i veri giovani che ora si stanno mettendo in mostra nelle leghe minori. 

"Detto questo, proviamo a far chiarezza riguardo a tale riforma, che prevede una rosa bloccata e formata da soli 25 giocatori, di cui 4 cresciuti in un vivaio italiano e altri 4 direttamente nel proprio vivaio. Tenendo presente che Quagliarella è un prodotto del settore giovanile granata, la dirigenza di via Arcivescovado dovrà riportare alla base altri tre giocatori, cresciuti nel proprio 'cantiere'.

"I FRATELLI GOMIS - Tra i due ragazzi ci sono tante somiglianze e altrettante differenze, proprio come conviene in ogni famiglia che si rispetti. Tra le differenze, una su tutte: l'età. Entrambi potrebbero rientrare nella riforma voluta dalla Lega Calcio, detto questo, Lys è un classe '89 e ad oggi si sta dimostrando tra i migliori portieri della Serie B. Maturo, consapevole, potrebbe davvero giocarsi il posto da titolare in granata nella prossima stagione. Alfred, invece, è 4 anni più giovane e potrebbe per questo andare ancora un anno in prestito (magari nella massima serie) per poi tornare in futuro, quando la sua crescita professionale sarà in un certo senso completata. 

"DIOP, SCAGLIA E CHIOSA - Scaglia e Chiosa attualmente il primo in comproprietà con il Cittadella e il secondo in prestito all'Avellino. Entrambi per ruoli ed età potrebbero far comodo al Torino, nell'ottica di completare la rosa, con la riforma Tavecchio. Marco Chiosa ha già disputato più di un ritiro con la Prima squadra e con un'eventuale partenza di uno (forse due?) esterni di fascia, ecco che il suo profile risulterebbe molto appetibile e ben spendibile per la causa, considerando che può giocare da esterno o da centrale in una difesa a tre. Un altro giocatore che potrebbe essere inserito (in tal caso la situazione sarebbe al limite in quanto ogni giovane deve esser stato tesserato per tre anni di fila nel settore giovanile di riferimento) è Abou Diop, ora in prestito al Matera. L'attaccante andrebbe verosimilmente ad occupare il posto del partente Barreto, ammesso e non concesso che il ragazzo accetti di partire come quinta punta nelle gerarchie. 

"SICIU, SPEROTTO E SU MARCHESE...- Gli ultimi due elementi attualmente riportabili in cascina, sono Suciu e Sperotto. Entrambi rientrano appieno nei parametri della riforma, meno in quelli tecnici del Torino. Anche su di loro, però, il Torino farà attente valutazioni per cercare di capire quale possa essere la strada migliore da intraprendere. Tra i tanti profili che hanno fatto un tempo il settore giovanile in granata, e che pertanto potrebbero occupare la casella riservata ai prodotti del vivaio, c'è Giovanni Marchese: difensore centrale, ma anche esterno del 3-5-2, sulla via del recupero dopo l'ultimo brutto infortunio. Il Toro potrebbe accaparrarselo a cifre molto vantaggiose in estate, cogliendo i classici due piccioni con una fava.

"Che ne sarà allora dei vari Barreca, Aramu, Parigini, Ientile, Comentale, Parodi, Gyasi e via discorrendo? Semplice: il Torino potrà sempre scegliere di aggregarli in prima squadra, ma questi non potranno occupare la casella destinata ai giocatori 'provenienti dal vivaio'. Questo, come detto, perché tali calciatori dovranno essere Over-21 e non Under-21 (come gli ultimi nomi citati). Dunque, per quest'ultimi è molto probabile che il club granata decida di girarli nuovamente in prestito, per far accumulare a loro maggior esperienza, in vista del prossimo anno.