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Toro, Cairo: “Era impossibile tenere Immobile”

Il Presidente granata ammette: "Abbiamo assecondato la sua volontà. Europa League? Spiace per il Parma ma le regole vanno rispettate, e noi ci attrezzeremo per giocarcela al...

Redazione Toro News

"E' intervenuto ai microfoni di Radio Rai il Presidente del Torino, Urbano Cairo, per parlare della situazione granata in vista dell'Europa League e del dopo-Immobile: "Abbiamo alcune buone ipotesi, abbiamo fatto lavorare parecchio i nostri osservatori. Non stiamo trattando Bergessio".

"Sulla situazione di Immobile, il patron granata è stato chiaro: "Il Borussia Dortmund gli offre 2,5 milioni netti all'anno d'ingaggio: una cifra proibitiva per noi, ed a queste cifre uno come Immobile saluta e se ne va. Abbiamo assecondato la volontà del calciatore, e non eravamo soli, metà cartellino apparteneva alla Juventus e dovevamo tenere conto anche dei bianconeri".

"Sulla qualificazione in Europa League: "L'Europa arriva finalmente dopo oltre vent'anni: vogliamo affrontarla bene, abbiamo un mese di tempo da qui al ritiro per attrezzarci. Sicuramente serve qualche giocatore in più e di qualità".

"Sulla licenza UEFA non concessa al Parma: "Dispiace per Ghirardi che è un amico, una persona perbene e so essere molto amareggiato ma spero che ci ripensi e non lasci il calcio, di persone come lui nel calcio c'è molto bisogno. Gli feci i complimenti quando il Parma arrivò un punto sopra di noi. E comunque noi non siamo stati protagonisti ma parte interessata, ha deciso l'Alta Corte del Coni che ha esaminato i requisiti. Sono regole molto strette, molto rigide che vanno rispettate in maniera letterale".

"Si parla, infine di bilancio: "Il Torino ha un fatturato da 45 milioni di euro, rispetto ai 270 di Juventus e Milan. E la Juve fatica in Europa perchè ha un fatturato molto inferiore rispetto a Real Madrid, Bayern, Manchester United. Tutti oggi parlano dell'Atletico Madrid ma ha debiti per 500 milioni abbondanti e non è una buona cosa, significa avere a rischio la continuità aziendale".

"Un pensiero, infine, al settore giovanile: "E' fondamentale sviluppare la 'cantera' e avere giocatori che si producono internamente per averli in prima squadra ed evitare grandi investimenti".

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