Col presumibile addio di Ferronetti, avviato alla rescissione del contratto, il Toro è obbligato ad affidarsi alla sciurezza che solo il "vecchio e sicuro" sa dare: quattro difensori centrali, tre provengono dalla squadra che ha conquistato la promozione. Più uno, quel Darmian che bene si è disimpegnato in mezzo ma che è titolare fisso a destra. Ogbonna (sicuri che non arrivi un offerta irrinunciabile?), Glik, Di Cesare e Migliorini. Con una difesa così, la serie A parte in salita.Non per qualità singole, ma per garanzie complessive del roster. Il punto fermo è, ovviamente, Angelo Ogbonna, non ceduto - Urbano Cairo dixit - nonostante le tante offerte. Non irrinunciabili, ma se ne dovesse arrivare una a mercato in corso (una grande, per esempio) chissà che non si valuti qualche correzione di linea che adesso appare quasi utopica. Gli altri due del reparto, titolari quasi alla pari per giocarsi il posto accanto ad Ogbonna, sono Di Cesare e Glik. Sulla carta, due uomini d'affidamento certo, ma senza una solida esperienza in A. Il dubbio è legato al quarto uomo: se prima si parlava di Ferronetti come di una certezza (anche se non dal punto di vista fisico, ndr), lo stesso non si può dire di Migliorini, proveniente dalla Seconda Divisione di LegaPro. Un bel guaio per Giampiero Ventura, che non disdegnerebbe affatto un uomo di affidamento: un centrale che non costi troppo, chiaro, ma con una solida esperienza di A. La botta è fresca, nomi sul taccuino di Petrachi non ce ne sono, ma è difficile che, nonostante tutto, si possa arrivare alla sera del 31 agosto con lo stesso roster di oggi.
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Toro e la linea ”vecchia”
Col presumibile addio di Ferronetti, avviato alla rescissione del contratto, il Toro è obbligato ad affidarsi alla sciurezza che solo il "vecchio e sicuro" sa...© RIPRODUZIONE RISERVATA
Col presumibile addio di Ferronetti, avviato alla rescissione del contratto, il Toro è obbligato ad affidarsi alla sciurezza che solo il "vecchio e sicuro" sa...
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