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Torino, gli acquisti non sono stati strapagati: lo spiega uno studio del Cies

Torino, gli acquisti non sono stati strapagati: lo spiega uno studio del Cies - immagine 1
L'inflazione granata tra valore stimato e spesa effettuata, su un totale di 31 trasferimenti in entrata analizzati dal 2012, è in rialzo per 3 milioni

Andrea Calderoni

Inflazione al rialzo o al ribasso per il Torino? Il saldo per i granata è leggermente al rialzo. Spieghiamoci meglio. Il gap tra il valore dei giocatori prima del trasferimento in granata e le somme effettivamente pagate dal club presieduto da Urbano Cairo è di tre milioni. In altre parole il Torino ha speso tre milioni più del dovuto per prendere i calciatori desiderati negli ultimi dieci anni, un dato che depone a favore dei direttori sportivi che si sono succeduti nel periodo, Gianluca Petrachi in primis. Per questo si può dire che l'inflazione granata è leggermente al rialzo. In tale speciale graduatoria i granata si collocano al settimo posto dell'attuale Serie A. Su 31 acquisti conteggiati dal 2012 in avanti 219 sono stati i milioni investiti contro i 216 milioni stimati per compiere quei determinati acquisti; l'inflazione è così in rialzo dell'1% contro il 29% della Juventus che si trova al primo posto della classifica. Cosa significa tutto questo? Significa che il Torino ha effettuato delle spese abbastanza oculate senza spendere più del dovuto per i giocatori che ha ingaggiato. Avere un saldo positivo di soli 3 milioni certifica che i calciatori presi sono stati acquistati secondo all'incirca il valore stimato, senza strapagarli.

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L'inflazione galoppa al Manchester United. Sotto la soglia Fiorentina e Udinese

A effettuare lo studio è il CIES Football Observatory che tramite un suo modello statistico valuta i pagamenti effettuati dai club delle cinque principali leghe dal 2012 a oggi per accaparrarsi i giocatori.  Lo studio, nello specifico, confronta i valori dei giocatori prima del trasferimento e le somme effettivamente pagate dalle società. Questo consente di mettere in evidenza i club che hanno maggiormente spinto l'inflazione al rialzo, con il Manchester United in testa alla speciale classifica. Per intenderci, l'investimento totale del Manchester United per i 33 trasferimenti valutati nello studio è stato di 238 milioni di euro in più rispetto al valore stimato. Segue la Juventus, prima tra le italiane, con un gap tra totale investito e totale stimato prima del trasferimento pari a +234 milioni di euro. Tutte le altre italiane sono sotto ai 100 milioni: Roma (+67), Napoli (+62), Atalanta (+37), Inter (+34), Sassuolo (+19). Numero con il segno positivo in questo speciale confronto anche per Hellas Verona (+3, come il Torino), Milan (+2), Spezia e Cremonese (+1). Tutte le altre italiane hanno invece un segno negativo che certifica la loro inflazione al ribasso. Spicca in tal senso la Fiorentina con un -39 milioni di euro (meglio in Europa soltanto Siviglia, Barcellona e Atletico Madrid). Da evidenziare anche il -21 dell'Udinese.