Toro, il bilancio dopo una settimana di trattative e sondaggi

"Ad una settimana dall'apertura è tempo di un primo bilancio per questo calciomercato invernale. Ad oggi sono due le certezze: la prevalenza di prestiti e compartecipazioni sulle cessioni definitive e la totale assenza di top player. La Serie A dunque conferma la fragilità economica palesata negli ultimi anni.

BASSIFONDI - Tra i pretendenti alla salvezza, la fanno da padrone Genoa e Palermo. Gli arrivi di Manfredini (D, Atalanta), Matuzalem (C, Lazio), Pisano (D, Palermo) e Floro Flores (A, Udinese) sotto la Lanterna hanno dato un'accelerata alle ambizioni della squadra di Preziosi, nella speranza che anche la classifica si muova e di allontanare i Grifoni dal fondo della classifica. Al momento, il trio Immobile-Boriello-Flores è sulla carta tra gli attacchi più temibili della Serie A, vista anche la ritrovata intesa tra i primi due.

Come suo solito, Zamparini è stato tra i primi a muoversi. In Sicilia per ora hanno dato il benvenuto ad Anselmo (C, Genoa), Aronica e Dossena (D, Napoli). Il bilancio di metà stagione per i rosanero è una delle sorprese negative di questo campionato, inimmaginabile alla vigilia. Prima della sirena finale c'è da scommettere su grandi rivoluzioni anche sul fronte d'attacco, uno dei tanti problemi del Palermo e fin qui il peggiore della categoria.

Se Genoa e Palermo possono contare su budget non indifferenti, non è così per le altre pretendenti alla salvezza. Tuttavia il Pescara pare non avere alcuna intenzione di fare da vittima sacrificale in questo campionato. La neopromossa è l'unica fino ad ora ad aver registrato tutti acquisti a titolo definitivo: sono il regista D'Agostino (C, Siena), il difensore argentino Bianchi Arce (D, San Lorenzo) e - una volta superate le ultime visite mediche - l'attaccante argentino dalle origini, pensate, abruzzesi Milton Caraglio.

Immobili, almeno alla voce “acquisti ufficiali”, le altre. Toro compreso. Bologna, Cagliari, Sampdoria, Chievo e Siena attendono di sciogliere nodi intricati che solo l'avvicinarsi della fine del mercato può forse contribuire a sciogliere.

DALLA CINTULA IN SU - Da centro classifica in su sono davvero pochi i calciatori di spicco alla voce acquisti. L'unica vera novità, che poi novità non è, è il rientro in Italia del fantasista Giuseppe Rossi alla corte di Montella. Della Valle ha sborsato dieci milioni per riportare uno dei tanti cervelli in fuga, cifra ottima se si pensa alle qualità del giocatore prima dell'infortunio. Insieme al suo, i trasferimenti di Tommaso Rocchi (A, Lazio) all'Inter e di Pablo Armero (D, Udinese) al Napoli sono gli unici ad aver meritato le prime pagine dei giornali sportivi.

Pressoché nulli, ad oggi, i movimenti in entrata delle Grandi. Tante voci e pochi fatti alla voce top player, utili più alle edicole che al calcio italiano. Solo la Juventus si è mossa, con l'arrivo in prestito del promettente Peluso (D, Atalanta).

IN CASA GRANATA – A parte il Genoa, nessuno ha sfoltito la rosa più del Toro, mentre l'assenza di movimenti in entrata del Torino non è una notizia. Se in prima squadra ancora non si registrano nuovi arrivi, è la Primavera che ha fatto registrare novità fin da subito. Mister Longo ha visto partire diverse pedine fondamentali per la sua squadra, la quasi totalità delle quali motivate dalla necessità di far maturare esperienza ai giovani granata. Inoltre, con la reale prospettiva di vedere nella rosa dei grandi diversi giovani, Cairo e Petrachi hanno già ufficializzato gli acquisti delle punte Sparacello (A, Palermo), Giangaspero (A, Seregno) e Maugeri (A. Como). I tre nuovi arrivi dovranno dare il loro contributo alla Primavera granata in vista del triplice impegno di Campionato, Torneo di Viareggio e Coppa Italia e rappresentanto certamente una piacevole novità nella gestione delle giovanili. Intanto domani è in programma l'assemblea di Lega a Milano, vedremo se il mercato del Toro decolla davvero.

"Redazione TN

"(Foto sportlover.it)