Toro, la rivincita di Cairo e Petrachi

Barreto, Glik, Darmian e Cerci. Più il nuovo acquisto Farnerud. Aggiungendo la conferma di Rodriguez e – a quanto pare – il riscatto alle buste di Basha, quel che si vede è un Toro che fino a questo momento ha viaggiato con il vento in poppa. In pochi ci credevano, eppure... La gestione delle comproprietà ha dato i propri frutti, giocatori presi a poco e adesso rivalutati. Glik e Darmian, senza dubbio, sono cresciuti più degli altri. La trattativa con il Palermo è andata avanti a singhiozzo, ma sempre in un’unica direzione: non andare alle buste. Era la volontà di entrambi, vi abbiamo informato su quali fossero le sensazioni che trapelavano dall’ambiente. Era il 27 maggio. Per una volta il calciomercato ha seguito le regole della logica e del buonsenso. Il riscatto all’ultimo secondo di Cerci, poi, è un segnale importantissimo. E, non neghiamolo, dal forte impatto mediatico. Unito alla conferma di Barreto, sul quale l'Udinese non aveva nulla da chiedere e il Toro è stato bravo ad approfittare, rinviando l’esborso di almeno un anno. Una stella e un attaccante che, con la dovuta pazienza, potrà ancora sorprendere. Ecco perché Cerci e Barreto vestiranno ancora granata; era il titolo del 23 maggio. Per molti si era materializzato il ricordo di Antenucci: perso per poco alle buste. E invece l'esterno di Valmontone è tutto del Toro. Una sorta di rivincita per Petrachi e Cairo. In pochi ci credevano, eppure... I due hanno seminato con calma – tanta da far quasi perdere la pazienza a molti tifosi – ed ora sono arrivati i primi frutti. Non ci interessa sapere se dietro i granata ci fosse davvero il Napoli o, chi lo sa, il Real Madrid: Cerci è un giocatore del Toro. E per ora va bene così.

"L'investimento di non poco conto fatto su Farnerud lascia ben sperare che in futuro l’intero ‘staff mercatale’ granata continui a mostrare il coraggio e l’intraprendenza visti fino ad ora. Chi ben comincia è a metà dell’opera, questa poi va completata.