I trasferimenti estivi stanno giungendo al termine, molte le trattative pochi i colpi ad effetto, fatta eccezione per i soliti “botti” di Moratti che a man bassa ha portato alla sua corte alcuni fuggitivi juventini. La campagna del Torino è stata generosa, otto gli acquisti di Cairo, un paio di alto livello, come Abbiati e Barone, due pedine fondamentali per la difesa e il centrocampo. Il portiere è uno dei migliori sulla piazza italiana, mentre il centrocampista, oltre ad essere un campione del mondo, possiede esperienza e classe. Due sono dei ritorni, De Ascentis e Comotto, non del tutto accolti con entusiasmo dai tifosi, soprattutto il secondo, anche se non va scordato il buon campionato svolto ad Ascoli, dove pare sia maturato parecchio. E’ arrivato Pancaro, difensore d’esperienza, ma ormai 35enne, il quale può dare il suo supporto, ma non arriva da una stagione esaltante alla Fiorentina. Di Loreto, anch’egli “dimenticato” da Prandelli, può ancora dimostrare tutto il suo valore. Negli anni del Perugia fu definito uno dei migliori difensori italiani e fu addirittura convocato in Nazionale, 32enne, ha voglia di riscossa. Franceschini e Cioffi offrono la loro forza di volontà, ma se per il primo dubbi non dovrebbero essercene, avendo disputato un paio di buone stagioni con la Reggina, per lo spilungone fiorentino, ex Mantova, resta l’incognita che a trent’anni non ha mai assaggiato la serie A e questa sarà per lui la prima esperienza al cospetto dei grandi campioni. Da non sottovalutare i riscatti di Rosina, il più atteso dalla stagione, Lazetic, Stellone ed Abbruscato.
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"Il Toro si presenta finora con due sconfitte imbarazzanti: la prima in amichevole contro il Cuneo per 2-1 e la seconda in Coppa Italia contro il Crotone con lo stesso risultato. Questi campanelli d’allarme sono salutari perché permettono di valutare le forze a disposizione e porre rimedio prima della chiusura del calciomercato d’agosto e dell’inizio del campionato.
"Cairo ha detto che la corsa ai difensori è chiusa, manca ancora un centrocampista esterno, che potrebbe essere Fiore, ma lo scoglio del Valencia è notevole, più un attaccante, cui si vocifera possa avvenire tramite uno scambio (Abbruscato-Vucinic e, in subordine, Abbruscato-Amauri del Chievo Verona). La pista Pazzini è tramontata dopo che la Fiorentina ha venduto Riganò. Si parla anche di Coco in alternativa a Fiore, ma sarebbe altresì utile tenere d’occhio la querelle Jimenez. L’ex viola, riscattato dalla Ternana, con un grosso club alle spalle pronto ad acquistarlo (Inter), è stato invece venduto alla Lazio, la quale però ancora non l’ha ancora pagato. Ora Jimenez si trova nella scomoda situazione di non sapere con certezza il suo futuro, allenandosi praticamente da solo. Il capitano della nazionale cilena risolverebbe sia i problemi di centrocampo che d’attacco, essendo un centravanti volitivo che può giocare sulla fascia, come punta o addirittura dietro alla stessa. In tandem con Rosina il gioco del Toro diventerebbe più spumeggiante, una grande squadra futura non si costruisce solo sull’esperienza, ma anche sui giovani emergenti, che offrono oltretutto già ampie garanzie.
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