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Zaza e Soriano, difficoltà e prospettive: ecco perchè il Torino deve pazientare

La situazione / I due colpi last minute ancora indietro a livello fisico e tattico. Motivazioni molteplici, ma comprensibili:

Federico Bosio

"Dalla celebrazione al momento dell'arrivo alla panchina di Bergamo, appare comune il destino che lega Simone Zaza e Roberto Soriano, i due acquisti last minute del Torino che hanno di fatto radicalmente modificato l'opinione della piazza sulla sessione di calciomercato del club granata: due colpi dal peso specifico non indifferente a puntellare proprio quei reparti che apparivano incompleti, il centrocampo e l'attacco, e che tuttavia a poco più di un mese dall'arrivo hanno registrato più di una difficoltà per quel che riguarda l'integrazione nella nuova realtà. Non di certo a livello di spogliatoio, in cui i due nuovi arrivati si sono subito ambientati ottimamente con il resto del gruppo: le problematiche emerse finora sembrano piuttosto riguardare l'aspetto fisico e quello tattico.

"Lo stesso Mazzarri ha ribadito in più di un'occasione come entrambi i giocatori - in particolare il duttile centrocampista - non siano attualmente nella migliore delle condizioni, e le prestazioni offerte non possono definirsi totalmente negative ma sono di certo lontane dalle complete potenzialità delle due pedine. Medesimo discorso per il lato tattico, con i meccanismi ancora da apprendere appieno. Uno scenario effettivamente immaginabile nel momento in cui determinati acquisti vengono perfezionati e conclusi solamente nelle ore o nei giorni finali della finestra di mercato potendo essere a disposizione del nuovo tecnico e del gruppo solamente con un certo ritardo. I due non hanno ad oggi convinto appieno, ma non per questo la situazione ad essa legata può portare a quella che sarebbe una estremamente precoce bocciatura o divenire un caso, per così dire, preoccupante. Sono infatti molteplici i segnali a sostegno di un'integrazione che sta procedendo ma seguendo le sue naturali tempistiche, che non possono e non devono essere accelerate.

"Per prima cosa, lo ribadiamo, il tecnico granata ha lavorato tatticamente e fisicamente con il resto della squadra dall'inizio del ritiro estivo, a più di un mese di distanza dall'approdo in Piemonte dei due giocatori, ufficializzati entrambi il 17 agosto. Chiaro, lampante, scontato il fatto che con entrambi Mazzarri abbia dovuto ricominciare l'intero lavoro dal principio per provare ad inserirli all'interno dei meccanismi nel minor tempo possibile; anche da questo, inevitabilmente, derivano gli attuali problemi palesati dalla manovra offensiva del Torino. Come detto per Soriano va aggiunto un determinante discorso legato alle condizioni fisiche: anche contro il Napoli Mazzarri si era detto non soddisfatto del suo ingresso in campo dalla panchina, perchè il trequartista ha palesato di non avere ad oggi il ritmo-partita nelle gambe. Relativamente differente il discorso per la punta, che ha però dovuto finora fare i conti con due ostacoli: da una parte la difficile compresenza con Belotti, giocatore a lui poco affine perlomeno sulla carta e con il quale l'intesa dovrà necessariamente essere oliata ma ad oggi è ancora totalmente in fase di rodaggio.

"Dall'altra la concorrenza di un Falque la cui assenza nel corso delle recenti partite sembra elevarlo allo status di giocatore probabilmente insostituibile per questo Torino. A rallentare il processo di integrazione nei nuovi schemi, poi, c'è stata anche la sosta per le Nazionali arrivata ad inizio settembre, con l'attaccante convocato da Mancini che ha dovuto quindi "assentarsi" dalle sessioni in casa granata. Insomma, ad oggi il lavoro da compiere per Zaza e Soriano appare ancora lungo, ed il processo di inserimento fisico e tattico non è ancora complicato: ma si tratta di tempistiche assolutamente normali e per di più prevedibili considerando gli arrivi last minute. Ecco perchè il Torino deve essere portato a pazientare e riporre fiducia in due giocatori dalle qualità importanti che, una volta completamente amalgamati al gioco di squadra, non potranno che portare benefici innalzandone il tasso tecnico.