di Davide Agazzi - Garrone, nei giorni scorsi l'aveva detto. Bisogna vincere, in qualunque modo, ma bisogna vincere. Atzori l'aveva capito, ma non ha saputo trovare la soluzione a questo strano rompicapo pallonaro. A Torino sembra un film già visto. La grande favorita pronta ad ammazzare il campionato fallisce anche gli obiettivi più elementari.
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B-Nocolo: fallimento Samp, un film già visto
di Davide Agazzi - Garrone, nei giorni scorsi l'aveva detto. Bisogna vincere, in qualunque modo, ma bisogna vincere. Atzori l'aveva capito, ma non ha saputo trovare la soluzione a questo strano rompicapo pallonaro. A Torino...
I giocatori non girano, il gruppo non è compatto ed i risultati non arrivano. Succede così che un giocatore come Palombo, dopo aver giocato gli Europei, si trova spaesato in quel di Nocera. Foggia, dopo anni di panchine alla Lazio è chiamato ad insegnare calcio in cadetteria, rimanendo relegato a poche giocate individuali. Per Atzori una bella mazzata. L'anno scorso era a capo di una Reggina divertente, giovane, basata sulla forza del gruppo e con qualche buona individualità. Oggi, di Atzori ricordiamo un volto un po' scuro, certamente meno divertito rispetto a qualche mese fa. Anche qui, un film già visto. Difficile che a Genova si riproponga l'episodio Papadopulo, quasi unico nella storia del calcio recente, certo è che il prossimo allenatore doriano dovrà aver carattere.
Il fallimento di questa Sampdoria va certamente ricercato nella gestione tattica della squadra, ma forse, ancor di più, in una retrocessione non ancora digerita. La Serie B insegna che, tranne in rari casi, non sono i ricordi a farti vincere le partite. Bisogna adattarsi ad una categoria che logora, senza pensare al futuro, ma neanche al passato. Tutto l'ambiente doriano ha un ricordo troppo fresco delle lacrime di Palombo e dei gol del Werder Brema, un ricordo non ancora tramutato in rabbia agonistica, ma solo in flebile nostalgia.
La sconfitta contro l'Ascoli ha segnato un destino, quello di Atzori, già segnato da qualche settimana. Il suo progetto è fallito ed il cambio di modulo, il passaggio al 4-4-2, senza gli esterni giusti, non è servito a niente. Ora la Sampdoria guarda al Bari, fresco avversario del Torino. Che fine faranno i ricordi?
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