di Davide Agazzi - Uno è nato il 12 maggio 1947, a Praga. L'altro, il 28 gennaio 1993, ad Agogo, in Nigeria. Zdenek Zeman e Yadomo Boakye sono i due nomi caldi di questo inizio di stagione cadetta. In attesa dell'atteso posticipo del Toro, guardano le altre squadre dall'alto dei propri sei punti. Pochissimi, praticamente nulla, se si pensa a quanto è lungo il campionato di Serie B.
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B-nocolo: il vecchio e il bambino
di Davide Agazzi - Uno è nato il 12 maggio 1947, a Praga. L'altro, il 28 gennaio 1993, ad Agogo, in Nigeria. Zdenek Zeman e Yadomo Boakye sono i due nomi caldi di questo inizio di stagione cadetta. In attesa dell'atteso...
Dopo due giornate però non sono i punti a fare scalpore, ma l'atteggiamento di due squadre, Pescara e Sassuolo, che hanno in questi due personaggi il loro punto di forza. Per il momento, la cadetteria è stregata dal ritorno di uno degli allenatori più discussi degli ultimi trent'anni. Misterioso, criptico, pungente, tutto l'opposto del suo modulo calcistico. Una fede, più che uno schema di gioco, che ben si è visto nella gara di ieri contro l'Empoli. Difesa altissima, 4-3-3 e non importa se si prende gol, basta farne uno più degli altri. Magari lo stesso pensiero di Ciro Immobile, che forse, a Pescara, o Zemanlandia come la chiamano tutti, troverà la sua giusta dimensione.
Chi sembra averla già trovata è il giovane attaccante del Sassulo, ieri a segno con un incredibile gol da fuori area. Nella giornata dei lamenti e dei torti per gli "scippi" nazionali, ovvero le convocazioni che hanno privato le squadre dei propri talenti cadetti, brilla la stella di chi impegni non ne aveva. Due gol in due giornate rivelano un giocatore, forse ancora un po' grezzo e confuso, ma che nel 2010 segnò al proprio debutto nella massima serie, diventando il terzo realizzatore debuttante più giovane di sempre. Entrato al posto di David Suazo, che lo ricorda per caratteristiche tecniche e fisiche, segnò contro il Livorno, squadra contro cui potrà ripertersi quest'anno.
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