di Davide Agazzi - Nessuno scherzo, caro Pea. Però c’è da immaginarselo Josè Mourinho, dall’alto della sua poltrona bianco merengue, a vedere Nocerina-Sassuolo. Proprio lui, che qualche anno fa storpiava il nome degli allenatori non consoni alla sua magnificenza (vedi Beretta), ora s’interessa alla nostra cadetteria. Senza esegerare, il Sassuolo fa notizia, magari non arriva fino in Spagna, dove risiede l’ex Special One collega di Pea ai tempi dell’Inter, ma sicuramente desta l’attenzione degli addetti ai lavori. I neroverdi ci credono, la società pure, come testimoniano gli acquisti più vistosi di gennaio. E, come se non bastasse, l’allenatore sembra davvero uno in gamba. Insomma, ci sono tutte le caratteristiche per dare realmente fastidio al Toro? Quello stesso Torino che in emilia, qualche mese fa, aveva dato vita ad un pareggio non certo emozionante.
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B-Nocolo: il venerdì sera di Mourinho
di Davide Agazzi - Nessuno scherzo, caro Pea. Però c’è da immaginarselo Josè Mourinho, dall’alto della sua poltrona bianco merengue, a vedere Nocerina-Sassuolo. Proprio lui, che qualche anno...
A chiunque venga chiesta un’opinione sul Sassuolo, la risposta è sempre e solo una: Sansone. Vero e proprio Re Mida nella terra delle lasagne, è il trascinatore assoluto di questo gruppo. Tra un calcio di rigore (ben cinque) e una punizione, non sembra in grado di mettere un freno alla propria cavalcata. Se, come probabile, il calciatore rimarrà alla corte di Pea fino al termine della stagione, sarà curioso studiare il suo rendimento, confidando in un lecito calo fisico. Una sorta di scettro, che ad inizio stagione sembrava ben stretto tra i pugni di un’altra promessa, quel Richmond Boakye, ora disperso tra un’infortunio e qualche prestazione non troppo esaltante. E dire che in questa squadra non ci sono solo i singoli.
Le statistiche, ancora una volta, lasciano impietriti. Toro e Sassuolo sono sullo stesso gradino del podio, con i granata capaci di subire un gol meno e i neroverdi appena davanti per le reti segnate. Un equilibrio perfetto, fortunatamente aggiustato da quei due punti in più sulla classifica, che, ora come ora, vuol dire primato. Un duello inaspettato, tra due squadre con un passato così diverso ed un presente maledettamente simile. Non ci resta che aspettare il proseguimento del campionato e la fine del mercato, in attesa del prossimo sms di Mourinho. Che sia Stevanovic, il suo vecchio pupillo, a ricevere i prossimi complimenti?
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