di Davide Agazzi - Zitto zitto, il Grosseto prende quota. Dodici punti in sei partite, a sole due distanze dal terzetto di testa. Una squadra, quella toscana, nelle mani del debuttante Ugolotti, un allenatore che si affaccia in cadetteria dopo tanta gavetta. I biancorossi giocano con un 4-4-2 piuttosto lineare, affidando le chiavi del gioco a Caridi e il reparto offensivo all'imponente Sforizini. Il presidente Camilli ha cercato di regalare al proprio allenatore una squadra competitiva, con gli innesti dei giovani Lupoli e Moretti, insieme all'ex granata Zanetti, che ha ritrovato il campo dopo tanta inattività. Un avvio di campionato davvero sorprendente, visto soprattutto quello dello scorso anno, che aveva visto il consueto cambio in panchina, a gennaio, con l'arrivo di Michele Serena. In Toscana si parla di salvezza, ma le ambizioni sono sempre le ultime a morire. In queste prime sei giornate, risaltano i pareggi con la Reggina e la Sampdora, rispettivamente a Reggio Calabria e Genova. Lo zero a zero con i blucerchiati ha dimostrato il valore di questa squadra, capace di bloccare una delle favorite tra le mura casalinghe. Poi, la vittoria con il Crotone, lasciando forse da parte il bel gioco, ma puntando forte sulle giocate dei propri singoli di maggior talento. Finora, nessuna sconfitta, una marcia formidabile di cui nessuno parla con troppa preoccupazione o entusiasmo. Ugolotti vuole approfittare del buon momento dei suoi per racimolare punti per i giorni di magra e la prossima partita contro l'Ascoli sarà l'occasione per dimostrare nuovamente il proprio valore. Anche perchè, tra due settimane, ci sarà l'esame con il Torino.
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B-nocolo: la marcia silenziosa del Grosseto
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