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Betting e calcio: niente pubblicità, ma la Figc chiede l’uno per cento delle scommesse

Il punto / Cento milioni in ballo, ma ogni federazione vorrebbe la sua parte: lo riporta la Gazzetta dello Sport

Redazione Toro News

"Il calcio continua a studiare come ridurre le ingenti perdite derivanti dalla sospensione di tutte le attività per il coronavirus. Tra le proposte formulate dalla Figc al governo c'era la richiesta di sospensione dell'articolo 9 del "Decreto Dignità" che vieta la pubblicità e la sponsorizzazione delle aziende del settore scommesse. Qualcosa in cui sperava fortemente anche il presidente del Torino Urbano Cairo, che a causa di questa normativa ha dovuto rinunciare alle iniezioni di liquidità legate alla sponsorizzazione di SportPesa. Ma al momento non ci sono aperture in merito da parte del governo: la contrarietà del Movimento Cinque Stelle al momento è assoluta.

"LA PROPOSTA - La Figc è dunque passata al contrattacco. Nei giorni scorsi al governo  - lo riporta la Gazzetta dello Sport - è arrivata un'altra proposta: la creazione di un fondo «salva calcio», una specie di paracadute per le realtà più sofferenti, alimentato anche con fondi federali e con l’un per cento delle scommesse. Parliamo di più di 100 milioni di euro l’anno su una raccolta di 10,4 miliardi nel 2019. Insomma, la richiesta è di accedere a risorse generate comunque dal sistema calcio.  Il governo appare possibilista: l’ipotesi, che potrebbe entrare nel cosiddetto «decreto aprile»,è quella di trasformare il "salva calcio" in "salva sport". Con modalità tutte da verificare, visto che anche le altre federazioni sportive italiane potrebbero richiedere a quel punto la sua percentuale di entrate. E intanto da alcune agenzie di betting è già arrivato un "no".