CHI SALE
campionato
Il borsino della serie B
Nella giornata che ha visto il Novara consolidare il suo primato solitario in vetta alla classifica, l’Atalanta scrollarsi di dosso alla grande le ruggini derivanti dalla sconfitta di Piacenza così da gettarsi nuovamente...
NOVARA oramai la squadra di Tesser non è più la matricola che punta a conquistare la salvezza nel campionato cadetto, ma un team convinto dei propri mezzi e delle proprie possibilità, che macina punti su punti con il ritmo di un panzer e che esprime un gioco magari semplice ma ben noto a tutti gli undici in campo tanto da riuscire a giocare praticamente a memoria. La vittoria contro l’Albinoleffe è stata bella ed esaltante, con i piemontesi che hanno attaccato fino all’ultimo pur di offrire spettacolo ai propri tifosi. Non c’è che dire, il Novara sembra pronto per il grande balzo nell’elite del calcio italiano
LIVORNO e intanto il Livorno, zitto zitto, continua a incamerare punti preziosi e ad avvicinarsi con costanza alle prime posizioni. Ed è proprio la costanza quella che parrebbe essere l’arma in più della squadra amaranto in questa stagione. Dopo un inizio un po’ altalenante a causa della scottatura post retrocessione, è arrivata la bella vittoria di Ascoli (1-5) e da qual momento gli uomini di Pillon non si sono più fermati mietendo ogni domenica una vittima diversa. L’ultima, in ordine di tempo, è stata la Reggina, che fino a quel momento aveva disputato prestazioni più che convincenti, ma è dovuta soccombere sotto i colpi dei toscani che ora hanno messo i primi posti nel mirino
C. DONI semplicemente fantastico nella partita contro il Padova, il capitano bergamasco si riscopre bomber e con una pregevole doppietta porta la sua squadra alla vittoria. Dopo un paio di partite decisamente al di sotto dei suoi standard abituali, “Mara-Doni” ridiventa il leader che i suoi tifosi ricordavano e, prima con un penalty battuto perfettamente e poi con un pregevole calcio di punizione, prende per mano la sua squadra e i suoi compagni conducendoli a una meritata vittoria scaccia-crisi che potrebbe rappresentare la svolta nella stagione dei lombardi
GONZALES oramai anche lui, esattamente come il suo Novara, non rappresenta più una sorpresa, ma una realtà ben definita. La costanza con cui continua a segnare è impressionante, così come l’intesa con il compagno di reparto Bertani. Anche sabato il bomber azzurro si è presentato puntuale all’appuntamento con il gol, timbrando per ben due volte il cartellino. Anche Gonzales, come il suo Novara, sembra pronto per il grande salto.
STABILI
EMPOLI i toscani, dopo la bella prova contro l’ex capolista Siena, non sono riusciti a dare continuità ai loro risultati, inanellando due pareggi per 0-0 consecutivi (per quanto uno ottenuto al Granillo di Reggio Calabria, non certo un campo facile), risultando bloccati dai meriti altrui più che dai demeriti propri. Anche nell’ultimo match casalingo contro il Crotone, la squadra di Aglietti ha avuto diverse occasioni per passare in vantaggio, ma un po’ la bravura del portiere ospite Concetti e un po’ la sfortuna hanno collaborato a mantenere inviolata la porta dei calabresi. La sensazione è che, una volta acquisito un po’ più di cinismo, la squadra toscana possa ricominciare la sua marcia laddove l’aveva interrotta.
SURRACO stesso discorso fatto settimana scorsa: è vero, non segna, ma giocare con lui in squadra equivale a giocare in dodici o tredici. Le sue accelerazioni continue lasciano di stucco gli avversari che spesso devono ricorrere alle maniere forti per fermarlo, rimediando cartellini pesanti. La settimana scorsa aveva fatto espellere Yante e Iorio, questa volta è toccato a Cosenza lasciare la sua squadra in inferiorità numerica. Non c’è che dire, un valore aggiunto prezioso, gli manca solo la rete.
BONAZZOLI se c’è qualcosa da salvare nella debacle in trasferta della Reggina è sicuramente la prestazione di Emiliano Bonazzoli. Il bomber dei calabresi gioca un po’ più defilato e lontano dalla porta, vestendo più i panni del rifinitore che quelli del centravanti implacabile che gli calza proprio a pennello. Ma nonostante questo riesce comunque a prodursi in notevoli giocate servendo almeno due ghiotte palle ai suoi compagni che però non riescono a finalizzare. Un ottimo elemento dal quale ripartire in vista dei prossimi impegni.
CHI SCENDE
AGLIARDI il portiere del Padova ha pesanti responsabilità sulla sconfitta della sua squadra in quel di Bergamo. Non tanto il rigore e il gol di Tiribocchi (oggettivamente imprendibili), ma a finire sotto esame sono stati piuttosto i due gol presi su calcio di punizione. Se infatti sul primo (di Barreto) il portiere dei veneti appare in ritardo, sul secondo (di Doni) non vi è spazio alcuno per dubbi o discussioni varie. Da un portiere della sua esperienza ci si aspetta più sicurezza.
MAZZOTTA entra suo malgrado in entrambe le realizzazioni modenesi, applicando male la trappola del fuorigioco. Sul secondo gol lo fa in cooperazione con tutta la difesa abruzzese (apparsa nell’occasione stranamente immobile), mentre nel primo la responsabilità è tutta sua: è infatti lui a tenere in gioco sia Mezzarani che Signori, liberi di segnare in tutta tranquillità il gol dell’ 1-0.
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