Il Crotone che non t’aspetti

di Davide Agazzi

Tutti quelli che l’anno scorso guardavano il neopromosso Crotone, certi che non avrebbe mai più ripetuto un’annata del genere, potrebbero ricredersi. La scorsa stagione, la squadra calabrese ebbe un inizio difficile. Tra problemi societari e di risultati sembrava sicura la retrocessione immediata.

Invece abbiamo ammirato il Crotone risalire la classifica, sfiorare i play-off e consegnare al suo allenatore, Franco Lerda, il premio come miglior allenatore della Serie B. Davvero niente male. Nella stagione 2010-2011 i rossoblu vengono affidati a Leonardo Menichini, fresco vincitore della Coppa Italia Lega Pro con il Lumezzane.

Sono in molti a credere che la partenza di Lerda lasci il Crotone nell’anonimato, ma ad inizio campionato, i calabresi partono subito forte. La squadra ottiene risultati positivi fino alla settima giornata, dove crollano in casa della Triestina. Il Crotone non ha in rosa giocatori blasonati o troppo conosciuti, ma certamente affidabili. Ne è la prova Aniello Cutolo, non un vero e proprio bomber, ma autore di gol pesanti, come quello a Rubinho, che i tifosi granata ricordano bene. Una squadra equilibrata, che in attacco, oltre a Cutolo affianca nomi come il trequartista Ginestra, ex Gallipoli, Denis Curiale ed il giovane Napoli, classe ’89, autore finora di due reti.

A centrocampo, indispensabile la presenza della bandiera Gelardo, mixata dalla presenza di giovani come Eramo e Beati, scuola Inter. Menichini sta gestendo al meglio questa squadra, trovando i giusti meccanismi. 16 sono finora sia i gol realizzati, che i gol subiti.

L’ultimo turno ha visto l’Atalanta vittoriosa per 2-0 sulla compagine calabrese, una sconfitta pesante, ma arrivata contro una delle squadre più attrezzate del campionato. La prossima partita sarà contro il Vicenza, reduce dalla vittoria nel derby col Padova. A separare Crotone e Vicenza ci sono tre punti, difficilmente Menichini e i suoi vorranno farsi raggiungere in classifica.