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Nicchi denuncia: “Spediti proiettili a me e a Rizzoli”. L’AIA pensa ad uno sciopero

Il Presidente dell'associazione arbitri ha convocato una conferenza per denunciare questi fatti gravissimi

Redazione Toro News

Aria pesante sul calcio italiano, e soprattutto intorno alla classe arbitrale. Il Presidente  dell'AIA Marcello Nicchi, infatti, ha oggi convocato una conferenza straordinaria - denunciando alcuni fatti davvero gravi: "All’Associazione italiana arbitri sono arrivati plichi con pallottole indirizzate a me, al vice presidente e al designatore Rizzoli. La cosa è stata portata all’attenzione della Digos e del Viminale, regolarmente denunciata e ora seguiremo gli sviluppi”.

Fatti gravissimi, che secondo Nicchi scaturiscono da un clima pesante non certo nato oggi. Tra gli aspetti che si faticano ad accettare, spiega Nicchi, c'è sicuramente la vicenda dell'arbitro DiBello, direttore di gare di quel famoso Lazio-Torino e citato in giudizio dai tifosi laziali: "La cosa gravissima è che Di Bello, che ieri ha arbitrato alla grande il derby di Milano, dovrà comparire in tribunale davanti al giudice di pace per non aver dato un calcio di rigore, visto che è stato convocato dall’associazione dei consumatori. Si è mai visto un giocatore di Serie A, oppure Ronaldo o Messi, convocati da un tribunale per aver sbagliato un rigore? È gravissimo. Come facciamo a mandare ad arbitrare un ragazzo sapendo che potrebbe subire questa sorte? Tra l’altro di recente si sono tenuti anche sit-in e non c’è stata una parola da parte di nessuno”. A causa di queste vicenda, la classe arbitrale starebbe pensando ad uno sciopero per una giornata.