Ostinelli, l’amuleto portafortuna

E' stato designato l'arbitro Emilio Ostinelli della sezione arbitrale di Como (nella foto di N.Campo) per la delicata sfida di lunedì sera all'Olimpico ed il Padova, inasprita ulteriormente dopo le polemiche dell'andata anche dalla recente inversione di sentenza operata da uno sfiduciato Valente.

Il direttore di gara comasco, tuttavia, è un vero e proprio amuleto per i granata che quest'anno, sotto la sua direzione, hanno raccolto 6 punti in due gare, rispettivamente contro la Juve Stabia - vittoria per 1-0 tra le mura amiche dell'Olimpico - e contro il Grosseto, un secco 0-3 in terra toscana allo Zecchini. Ad avvalorare ulteriormente le coincidente, volendo, si può anche scartabellare l'elenco delle marcature: in entrambe le occasioni, infatti, ad andare a segno fu Rolando Bianchi e le due tappe guardacaso coincidono anche con l'inizio e la fine del periodo di astinenza del bomber granata che durò quasi 5 mesi. Precedenti che potrebbero far ben sperare circa una marcatura del capitano, che manca dal rocambolesco 6-0 contro il Gubbio del 24 marzo scorso.

Dal punto di vista tecnico, invece, ci sarà da valutare attentamente la prestazione di Ostinelli: nella sfida contro la Juve Stabia, a parte un paio di cartellini non dati, il fischietto non aveva arbitrato male una gara che nel complesso non era stata nè nervosa nè tantomeno ricca di episodi dubbi o controversi. Prova differente, invece, in quel di Grosseto dove, malassistito spesso dai guardalinee, aveva suscitato le proteste dell'intero stadio in occasione del gol del vantaggio granata di Oduamadi - anche se nemmeno i replay televisi, alla fine, riuscirono a chiarire la posizione di Antenucci - e per tutta la durata dell'incontro avevamo mostrato poca personalità cambiando spesso metro di giudizio su episodi analoghi (vd ammonizione a Glik nel secondo tempo per fallo al limite dell’area su Alfageme, quando nella prima frazione di gioco un episodio analogo di Olivi su Antenucci non era nemmeno stato fischiato) ed affidandosi più volte all'ausilio del quarto uomo Baracani.