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Rocchi: “Ascoltare gli audio fra arbitro e sala Var? Succederà presto”

Rocchi, moviola

Le parole di Rocchi e Trentalange sul Var e sul tema della violenza sugli arbitri: "Avanzeremo proposta di legge"

Redazione Toro News

Il tema relativo al Var e alle modifiche necessarie per migliorarlo è uno degli argomenti di maggiore discussione del momento. A riguardo, Alfredo Trentalange (presidente degli arbitri) e Gianluca Rocchi (designatore della CAN A e B) hanno espresso i loro pareri ai microfoni de La Domenica Sportiva e a RaiRadio1. "Noi dobbiamo spiegare e non giustificare", racconta Trentalange. "Si deve andare verso la specializzazione, chi sul campo e chi al Var. Siamo disposti a sperimentare. L’arbitro da campo deve avere la centralità, ma l'arbitro al Var deve avere la stessa importanza. Dobbiamo parlare la stessa lingua di FIFA e UEFA. Il protocollo? Stessa cosa, dobbiamo fare le stesse cose in campo. Nessuno ha intenzione di annullare i contatti sul campo, sui falli di mano passi avanti ne sono stati fatti. Ex giocatori al Var? Siamo disponibili a sperimentare".

Sulla possibilità di far sentire le parole di arbitri e sala Var si è invece espresso il designatore Rocchi. Queste le sue parole: "Succederà presto, perché non abbiamo alcun segreto, è importante capire come avviene la comunicazione e quando. Magari ci potranno essere leggerezze ma questo dimostrerebbe a tutti la buona fede degli arbitri. La chiamata del Var da parte dei tecnici? Non ci vede contrari ma bisogna vedere quanto siano convinti gli allenatori stessi.  Il tempo effettivo? Ci stanno ragionando. Arbitri in tv? Per farlo serve essere preparati".

Gli arbitri inoltre stanno vivendo un momento di ricambio generazionale: "Prima di tutto serve la qualità degli arbitri - dice Rocchi - e, nel nostro ricambio generazionale che stiamo portando avanti, di ragazzi validi e talenti ce ne sono".

Interessanti anche le parole di Trentalange sul tema della violenza sugli arbitri: "Sono diciannove episodi in due mesi, qualcuno ha avuto necessità di cure ospedaliere, pare un bollettino di guerra: avanzeremo una proposta di legge".