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Serie A, la situazione degli stadi: Genova e Napoli pronte per il restyling

GENOA, ITALY - APRIL 20: Genoa fans stand is seen empty as a sign of protest against Enrico Preziosi chairman of Genoa before the Serie A match between Genoa CFC and Torino FC at Stadio Luigi Ferraris on April 20, 2019 in Genoa, Italy. (Photo by Paolo Rattini/Getty Images)

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Roberto Ugliono

La questioni legate allo stadio non sono attualità per il Torino, ma anche per gli altri club di Serie A e le protagoniste sono soprattutto le big del campionato. Inter e Milan, Roma e Napoli sono pronte ai cambiamenti con progetti volti a migliorare la vita dei tifosi sugli spalti (oltre a migliorare la qualità dell'impianto). I partenopei possono trarre vantaggio dalle Universiadi, grazie alle quali il Comune ha deciso di migliorare il San Paolo. I lavori, che sono costati circa 10 milioni di euro, hanno reso più conforme alle norme UEFA l'impianto e hanno riguardato le barriere, la segnaletica e l’impianto di illuminazione. Più di impatto visivo le modifiche alla pista d'atletica (ora totalmente blu) e la sostituzione degli ormai vecchi e sbiaditi seggiolini con dei nuovi di colore azzurro. Lavoro di restyling anche per il Luigi Ferraris di Genova, grazie all'investimento di Genoa e Sampdoria di ben 45 milioni. Le due società hanno proposto nello scorso aprile un progetto al comune per riqualificare l'impianto per renderlo più moderno e tra due anni si dovrebbe vedere l'opera completata. Intanto sono partiti i primi lavori, che riguardano il manto erboso. Situazione leggermente simile a Firenze, dove il comitato della zona Campo di Marte ha proposto una serie di lavori per rendere l'Artemio Franchi uno stadio più moderno dotandolo quanto meno di una copertura (al momento solamente la tribuna principale gode di una tettoia). La proposta non è stata gradita particolarmente dal neo presidente viola Rocco Commisso, che ha dichiarato pubblicamente di volerne costruire uno nuovo e in tempi ragionevoli (facendo riferimento al caso Roma).

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ROMA - I capitolini, infatti, sono alle prese ormai da anni con il nuovo stadio. L'area è stata scelta ed è l'ippodromo di Tor di Valle (già di proprietà della Roma), il progetto c'è ed è stato presentato in comune. Insomma, sembra proprio tutto pronto, ma in questo caso è la burocrazia a posticipare l'inizio dei lavori. Di certo c'è che i giallorossi, quando saranno finite tutte le varie indagini comunali sul progetto e sulla sostenibilità dello stadio (anche il Politecnico di Torino è stato impegnato nelle valutazioni, studiando in particolare la viabilità).

MILANO - Le due società più vicine ad avere uno stadio tutto nuovo sono Milan e Inter. Il loro progetto per il nuovo stadio è stato presentato in comune e, finti i controlli, potranno iniziare i lavori. Nel progetto è previsto di radere al suolo lo Stadio Giuseppe Meazza, per poter sfruttare al meglio l'intera area e costruire il nuovo impianto da 60.000 posti (20.000 in meno rispetto all'attuale stadio). La ragione di questa scelta si trova proprio nel Progetto di Fattibilità Milan e Inter espongono le ragioni che rendono un nuovo stadio preferibile all’ipotesi di ristrutturazione del Meazza. «La struttura presenta una serie di deficit la cui risoluzione richiede necessariamente un massiccio intervento di riqualificazione dagli esiti dubbi. Nell’ipotesi della ristrutturazione, si verificherebbero inoltre significativi problemi di convivenza tra un cantiere di tali dimensioni, e l’attività sportiva dei due Club, con allungamento notevole dei tempi di cantiere, problematicità legate a garantire la sicurezza, perdita di ricavi con annessa riduzione per diversi anni della capacità dello stadio ben al di sotto dei 45.000 posti e necessità di disputare parte dei match casalinghi lontano da Milano». L'investimento che Inter e Milan sono pronte a fare è di 1,2 miliardi di euro, visto che, oltre alla costruzione del nuovo impianto, è prevista anche la creazione di uno spazio commerciale.