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Spadafora al Senato: “Ripresa graduale degli allenamenti. Sui campionati valutiamo”

Il ministro dello Sport questa mattina ha risposto al question time al Senato 

Redazione Toro News

Il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, questa mattina ha risposto al question time al Senato parlando anche del calcio: "Dobbiamo essere consapevoli che dobbiamo riaprire perché lo sport è importante non solo come valore economico ma anche come valore sociale. Gradualmente potremo pensare di riaprire tutta la parte che riguarda gli allenamenti. Per quello che riguarda i campionati e l'attività motoria all'aperto, tanto richiesta dai nostri cittadini, valuteremo assieme al Comitato tecnico scientifico, consapevoli che questa ripartenza va assolutamente spinta ma tutelata nella salute di tutti i cittadini italiani".

Spadafora ha confermato l’intenzione di estendere a tutti i “collaboratori sportivi” (anche a quelli che hanno compensi superiori a 10mila euro) il bonus di 600 euro con un intervento nel prossimo decreto economico: "Sono convinto che nel decreto che ci apprestiamo ad approvare al consiglio dei ministri troveremo ulteriori risorse per consentire che il bonus lo abbiano non solo i collaboratori sportivi che già ne hanno fatto richiesta per marzo, e che possa essere esteso a tutti i collaboratori sportivi anche per il mese di aprile".

Ha infine detto il ministro: "Oggi alle 12 incontrerò la FIGC e il calcio italiano, tutto questo lavoro ci permetterà di valutare prima del 4 maggio se saremo in grado di riaprire e cosa, ma sappiamo di dover riaprire perché lo sport ha un valore economico e sociale, ma nel rispetto assoluto della salute. Gradualmente potremo pensare di riaprire la parte relativa agli allenamenti, mentre per i campionati e l'attività motoria all'aperto tanto cara ai nostri cittadini valuteremo con il comitato scientifico e Protezione Civile, sapendo che la ripresa va spinta ma anche tutelata dal punto di vista della salute". Confermata dunque anche dallo stesso ministro l'idea di riprendere innanzitutto gli allenamenti e - in base a come poi si evolverà la situazione coronavirus nel nostro Paese - eventualmente anche il campionato.