Mentre i giocatori granata festeggiavano in piazza San Carlo sul pullman scoperto insieme alle decine di migliaia di tifosi granata scesi in strada nonostante il tempo inclemente, il Pescara strapazzava a domicilio la Sampdoria e conquistava anch’esso la serie A. Un 20 maggio di gioia doppia per due squadre che nell’arco di tutta la stagione hanno certamente dimostrato di avere qualcosa in più rispetto alle avversarie ma, al tempo stesso, così diverse.
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Torino e Pescara, è qui la festa
Mentre i giocatori granata festeggiavano in piazza San Carlo sul pullman scoperto insieme alle decine di migliaia di tifosi granata scesi in strada nonostante il tempo inclemente, il Pescara strapazzava a domicilio la Sampdoria e conquistava...
Da una parte un Toro che ha fatto della difesa il suo grande punto di forza, con i 28 gol subiti che salvo clamorose sorprese dell’ultima giornata varranno il titolo di miglior difesa della cadetteria, dall’altra un Pescara capace di esprimere il gioco più bello della categoria, una squadra sempre votata all’attacco e capace di realizzare la bellezza di 89 gol. Due mondi diversi anche ad inizio stagione, quando i granata erano inseriti nel novero delle favorite insieme a Padova a Sampdoria, mentre la squadra di Zeman nella migliore delle ipotesi avrebbe potuto puntare ai playoff secondo i bookmakers. Invece, grazie ad un ambiente tranquillo e senza eccessive pressioni, Verratti e compagni sono riusciti nell’impresa, insieme al Torino. Cosa che molti giocatori (Insigne e Zanon su tutti) auspicavano dopo la gara dell’Adriatico, riconoscendo i meriti della squadra granata durante tutto il campionato.
Ventura ha più volte ribadito che le quattro sconfitte consecutive subite dagli abruzzesi a Torino avrebbero portato ad una contestazione pesante ma pressioni o non pressioni ora per entrambe è solo tempo di festeggiare. Una serie A che in Piemonte mancava da 3 anni e nella città bagnata dall’Adriatico addirittura da venti.
In attesa di capire se Zeman rimarrà sulla panchina biancoazzurra, c’è da vedere cosa sarà del tridente delle meraviglie. Con Insigne di proprietà del Napoli, Immobile in comproprietà tra Genoa e Juventus e Caprari a metà con la Roma. Non è solo il Toro ad avere pochi giocatori di proprietà, in B è quasi un obbligo per non andare troppo in rosso a causa di ricavi praticamente nulli.
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