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La positività del Torino e l’incontro tra Figc e Cts: cosa può accadere

Focus on / I controlli preventivi servono proprio a questo. E il piano per la ripartenza della Serie A non si ferma

Silvio Luciani

"Proprio il giorno dopo l'annuncio da parte del Torino del primo caso di positività al Covid-19, il Comitato Tecnico Scientifico che aiuta il governo nell'emergenza coronavirus incontra la Commissione medica della FIGC per discutere sul protocollo per la ripresa degli allenamenti di squadra. Sembra un paradosso? Non lo è: i test preventivi sui giocatori servivano proprio per ricominciare gli allenamenti senza rischio. La positività di un tesserato granata, infatti, non è certamente riconducibile all'attività calcistica e quindi potrebbe non condizionare le valutazioni di scienziati e vertici federali sulla ripresa degli allenamenti di squadra. Tanto è vero che lo stesso Torino ha mantenuto fermo il proposito di iniziare da domani, venerdì, con gli allenamenti individuali. A questo va aggiunto che alcune società (vedi Napoli, Lazio e Lecce) hanno già completato il primo giro di tamponi senza riscontrare casi di Covid-19.

SITUAZIONE - Sarebbe ben diverso se, ad allenamenti iniziati, venissero trovati calciatori positivi al virus: in quel caso il problema sarebbe certamente più grande perchè questo dimostrerebbe l'insufficienza delle misure sanitarie adottate. L'incontro che si terrà oggi dalle 15.30 alle 16.30 tra Comitato e Commissione medica della FIGC servirà a definire i particolari del protocollo sanitario che è l'unico modo per evitare di far diffondere il virus tra gli atleti. Il calcio si aspetta il via libera per partire con gli allenamenti collettivi dal 18 maggio. Mentre per quanto riguarda il campionato, che partirebbe a metà giugno, a decidere le sorti sarà la curva dei contagi.