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Torino-Sassuolo, De Zerbi è salvo ma promette: “Non regaliamo niente”

Focus on / Ecco un'analisi delle strategie del tecnico neroverde

Andrea Marchello

Domenica alle 12:30 il Torino ospita all'Olimpico Grande Torino il Sassuolo, decimo in Serie A ed allenato dal bresciano Roberto De Zerbi. Andiamo a delineare i punti salienti delle strategie tattiche del mister, con particolare riferimento al ruolo svolto dai principali movimenti effettuati dagli interpreti del gioco neroverde.

NIENTE REGALI - Malgrado il suo Sassuolo abbia raggiunto la salvezza matematica dopo il 2-2 della scorsa gara contro il Frosinone, De Zerbi, che pure sta continuando a sperimentare, ha dimostrato di voler esprimere il suo gioco, senza compromessi. Dopo la gara contro i frusinati, infatti, si è espresso in questi termini: "Oggi abbiamo raggiunto la salvezza matematica, siamo tutti contenti. Ci sono altre tre partite, vogliamo farle bene, non ci ha regalato niente nessuno e noi non vogliamo regalare niente, vogliamo farle al massimo delle nostre possibilità". Il Toro si troverà di fronte una squadra che non ha più un obiettivo da raggiungere, ma che ha la spensieratezza come fattore positivo da sfruttare ed è in grado di sviluppare un calcio interessante (attitudine trasmessa proprio da De Zerbi).

POSSESSO PALLA - Il Sassuolo fonda molta della sua fortuna sul possesso palla: è una delle squadre di Serie A che ha le percentuali maggiori (53.7%), superiore anche a quella di squadre più in alto in classifica come Roma (51.4%) e Torino (50.6%). Su disposizioni del loro tecnico, quindi, i giocatori neroverdi sono spesso sbilanciati in avanti; ciò porta a dover affrontare situazioni di contesa, dalle quali dipendono successo (o insuccesso) delle azioni del Sassuolo. Il Toro troverà di fronte una squadra che sarà tutt'altro che rinchiusa in difesa: i neroverdi, per impostazione tattica del tecnico e qualità dei singoli, proveranno a proporre il proprio calcio, aiutato anche dalla mancanza di pressione dovuta alla salvezza raggiunta.

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IL SUO SASSUOLO - De Zerbi è un allenatore che varia spesso gli interpreti: sui 33 giocatori in rosa, solo 7 non sono stati schierati in campo almeno una volta. Il modulo preferito da De Zerbi è storicamente il 4-3-3, ma già nel corso della stagione De Zerbi lo ha alternato con un 4-3-2-1, e nelle ultime gare il tecnico ha effettuato un cambiamento importante passando ad un 3-4-1-2 (lo stesso che potrebbe venire utilizzato domenica all'Olimpico Grande Torino). In fase offensiva la punta centrale, che agisce da falso 9, ha costante comunicazione con i giocatori interni ed esterni. In fase di difesa e copertura, i centrali difensivi seguono i tagli delle punte avversarie, mentre il centrocampista centrale scala in copertura nella zona lasciata libera. Ciò comporta una minore attenzione alla copertura della zona davanti la linea di difesa, scoprendo il fianco agli inserimenti centrali quando gli avversari si trovano a percuotere dall’esterno.